Firenze, 12 marzo 2008- Nonostante le difficoltà tipiche del ricambio generazionale, comune a tutti i settori dell’artigianato locale e nazionale, il restauro è una attività che sta riscuotendo notevole attrazione tra i giovani e, in particolare, nella componente femminile. I dati parlano chiaro: aumentano le iscrizioni alle scuole artistiche, ai corsi e agli istituti specializzati di settore e sono ben 1100 le imprese a Firenze e Provincia con oltre 2400 addetti, con un fatturato complessivo che oscilla prudenzialmente intorno ai 45 milioni di euro.
Delle 1100 imprese di restauro esistenti sul territorio, circa un quarto, precisamente 230 unità produttive, operano proprio nel ramo del contemporaneo, a dimostrazione che la città non è bloccata dalla sua immagine rinascimentale, ma esprime forti innovazioni anche nel campo delle avanguardie.
Partendo da questi dati oggettivi e dalla necessità di sostenere lo sviluppo del restauro dell’arte contemporanea, CNA Firenze ed Ambiente Impresa srl, in collaborazione con Unione Europea, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Toscana e Provincia di Firenze, hanno organizzato un convegno che raccoglie i maggiori esperti ed operatori del settore.
Il convegno, dal titolo“Open Day Contemporanea. Il restauro dell’opera d’arte contemporanea: specifiche estetiche, tecniche e di mercato”, si terrà a Firenze il 14 marzo (in via Alamanni 4, presso l’Auditorium del Dopolavoro ferroviario, dalle ore 9,00 alle ore 13,00) e vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Antonio Rava, docente all’Accademia di Belle Arti di Torino, tra i massimi esperti mondiali del settore.
“Il bisogno di restaurare la contemporaneità delle opere d’arte – spiega Franco Vichi, coordinatore CNA Firenze Unione Artistico - è sempre più all’ordine del giorno nell’attualità economica del nostro Paese e, considerando le sue caratteristiche estetiche, costituisce un elemento di innovazione per riflettere sull’approccio conservativo e sulle tecniche di restauro adottate nella pratica professionale dai laboratori del restauro artigianale ed artistico delle nostre città”.
Il campo di attività, secondo la classificazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, prevede 13 categorie, accompagnate da ben 300 specializzazioni, diffuse su tutte le tipologie di beni e materiali.
Dal restauro affine all’edilizia al restauro di maioliche, di tessuti, dei materiali lapidei, dal legno, dei metalli siano essi preziosi o comuni, senza tralasciare il restauro delle superfici dipinte o della carta e del libro.
In questi settori Firenze riveste una posizione di eccellenza dovuta ad una raffinata manualità congiunta ad un inestimabile patrimonio di conoscenze tecniche legate alla materia.
A questo deve aggiungersi una sempre maggiore diffusione di raffinate metodologie di analisi e di sofisticate tecniche diagnostiche, che certificano il valore aggiunto di questo importante comparto imprenditoriale, artistico e culturale.