Firenze– Domenica 10 febbraio torna la festa a Vernio (Prato) con la “Rievocazione storica della festa della polenta” arrivata alla 432 esima edizione e organizzata dalla Società della Miseria, dal Comune di Vernio con il sostegno della Provincia di Prato e della Comunità Montana Val di Bisenzio e il patrocinio della Regione Toscana. Stamani si è svolta la conferenza stampa di presentazione a Firenze nella sala stampa del Consiglio Regionale della Toscana alla presenza del sindaco di Vernio Paolo Cecconi, del Presidente della Commissione Cultura e Turismo del Consiglio Regionale Ambra Giorgio e del Presidente della Società della Miseria Piero Sarti.
Questa festa, chiamata anche Festa della Miseria (o della Pulendina), è un modo di celebrare uno dei prodotti tipici della Val di Bisenzio, la farina dolce di castagne e oramai da secoli vede la distribuzione gratuita in piazza di polenta dolce, aringhe e baccalà. In questo modo si vuole ricordare un pezzo importante della storia della nostra regione: il periodo di carestia del 1512 dovuta all'invasione spagnola che voleva minacciare Firenze. Ad essere colpita in particolare fu proprio Vernio salvata dalla generosità dei conti Bardi che distribuirono ai sudditi affamati polenta di castagne, aringhe e baccalà.
Quell’anno infatti, entrava in Toscana il Vicerè spagnolo Raimondo da Cardona con al seguito 5 mila soldati. Accampatosi a Barberino di Mugello, il Cardona intimò al governo della Repubblica Fiorentina di accogliere nella città i Medici fuorusciti. Quando poi la Repubblica rifiutò al Cardona i viveri per la milizia spagnola, da Barberino il piccolo esercito discese nel feudo di Vernio razziando e depredando la popolazione per poi giungere a Prato il 29 Agosto 1512 dove saccheggiarono e uccisero migliaia di persone.
La storia ricorda questo triste episodio come il ‘Sacco di Prato’. La Festa della Polenta è una delle più antiche rievocazioni storiche italiane, oltre che della Val di Bisenzio (la sua nascita si fa risalire alla fine del XVI secolo). Da decenni la manifestazione viene tramandata dalla Società della Miseria e si celebra la prima domenica di Quaresima (anticamente il mercoledì delle Ceneri) sulla piazza di San Quirico di Vernio di fronte al Casone, oggi sede del Palazzo Comunale. Per questa edizione sono previsti oltre 700 figuranti dei più antichi gruppi storici toscani con in testa il Gruppo Storico dei Conti Bardi con i suoi splendidi e fedeli costumi cinquecenteschi, quello del Calcio Storico Fiorentino, della Giostra del Saracino di Arezzo o della Giostra dell’Orso di Pistoia, il Gruppo Storico dell’Antico Gioco del Ponte di Pisa, la Giostra del Saracino di Sarteano (Siena), il Corteo Storico del Palio Marinaro dell’Argentario (Gr), il Gruppo Storico della Provincia di Prato i rappresentanti dei Polentari d’Italia insieme alle delegazioni dei tre comuni europei gemellati con Vernio; quello belga di Marchin, il comune francese di Senones e tedesco di Jettingen.
“Per il nostro comune – ha detto il sindaco di Vernio Paolo Cecconi – è l’evento più importante dell’anno e per questo ci puntiamo molto sia per mantenere viva una tradizione centenaria e un pezzo della nostra storia, sia per la valorizzazione turistica e culturale del nostro territorio. Per questo motivo siamo fieri di veder crescere sempre di più la Festa della Polenta grazie anche al grande impegno della Società della Miseria”. “Il contatto con le persone di Vernio che ogni anno ci sostengono non solo dal punto di vista dell’impegno ma anche economico – ha aggiunto Piero Sarti Presidente della Società della Miseria – è il segreto del nostro successo che ci ha fatto diventare un appuntamento a livello nazionale”.
“La Festa della Polenta – ha sottolineato la consigliera Ambra Giorgi – è la dimostrazione più evidente che c’è sempre più richiesta di un turismo che si muove lungo gli itinerari delle rievocazioni storiche soprattutto quando sono fatte seriamente e con grande rispetto delle tradizioni. Per incentivare questo interesse porteremo in Consiglio Regionale una legge che possa offrire un supporto a queste attività fatto di trasparenza e un elenco di tutti gli eventi che si svolgono in Toscana”.
IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI DI SABATO 9 E DOMENICA 10 FEBBRAIO
Il programma delle manifestazioni inizia sabato 9 febbraio alle ore 10 con la visita guidata all’Oratorio di San Niccolò di Bari e dell’Archivio Storico a San Quirico capolugo del Comune di Vernio. Nel pomeriggio invece alle 17.30 presso la Sala Consiliare del palazzo comunale ci sarà un incontro del prof. Alessandro Magini responsabile del “progetto Bardi”, sul tema della scoperta dei Bardi a cui seguirà la donazione da parte della sig.ra Rossella Fioretti di una copia del prezioso volume seicentesco del “Rimario” del Nisieli scritto da Benedetto Fioretti da Vernio, un autore di quel periodo che è stato recentemente riscoperto da parte degli studiosi e storici della letteratura in particolare dal prof.
Magini. Infine gi eventi del sabato si concluderanno in via Senonos a Poggiole di Vernio con un brindisi per celebrare i 20 anni di gemellaggio tra il comune della Val di Bisenzio e quello francese di Senones che sarà presente alla festa con una sua delegazione. Domenica alle ore 09.30 ci sarà la partenza del Corteggio Storico a Mercatale di Vernio con in testa il Presidente della Società della Miseria, dal gonfalone del Gruppo storico Conti Bardi e dalle bandiere con gli stemmi delle nove terre di Vernio (secondo un documento del XVIII secolo conservato nel Castello Guicciardini di Poppiano).
Seguiranno dame e cavalieri, musici, armigeri e la coppia dei Conti. Fra i gonfaloni presenti quelli di Firenze, Arezzo, Pistoia, Pisa, Castiglione dei Pepoli, Sarteano, Barberino di Mugello e poi la Provincia di Prato e tutti i comuni del territorio. Dopo il Corteggio in Piazza del Comune a San Quirico davanti a Palazzo Bardi alle 12.30 si svolgerà la lettura della Pergamena con l’editto in cui i Conti Bardi offrivano aiuto alle popolazioni e subito dopo la distribuzione gratuita delle porzioni di polenta dolce ricavata dalla farina di castagne che in questa parte di Appennino rappresenta uno dei piatti tipici più ricercati.
Le castagne da cui viene ricavata provengono dai castagneti di Migliana, Luicciana, Cavarzano, Sasseta e dal Mulino dei Fossi, e si avvale del marchio Castagna della Val di Bisenzio, con un disciplinare di produzione che rispetta coltivazione e lavorazione tradizionali di quello considerato il ‘pane dei poveri’. Per informazioni Ufficio Cultura del Comune di Vernio tel. 0574.931011 o Società della Miseria tel.331.9819407.