In Regione la Cdl scrive a Nencini: «Niente Commissioni fino al ripristino degli equilibri»

Redazione Nove da Firenze
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13 settembre 2007 14:19
In Regione la Cdl scrive a Nencini: «Niente Commissioni fino al ripristino degli equilibri»

Firenze, 11 Settembre 2007- E’ una lotta all’ultima regola, quella che l’opposizione di centrodestra continua a portare avanti in Consiglio regionale dopo lo stravolgimento degli assetti istituzionali verificatosi con l’ingresso in maggioranza dell’opposizione comunista, ovvero Rifondazione. Uno strappo che più i giorni passano, più tende ad approfondirsi.
Infatti, se già nella Prima Commissione (Affari Istituzionali) e nella Seconda (Agricoltura) i consiglieri della Cdl nei giorni scorsi hanno preso parte alla seduta senza partecipare né al dibattito e né al voto, oggi la posizione della Cdl si inasprisce con la richiesta di non convocare più le Commissioni fino al ripristino degli equilibri originali.

Una lettera in questo senso è stata inviata dai capigruppo della Cdl Maurizio Bianconi (An), Marco Carraresi (Udc), Maurizio Dinelli (Fi) e Jacopo Ferri (Af) al Presidente del Consiglio Nencini e, per conoscenza, ai Presidenti delle Commissioni ordinarie di cui Rifondazione comunista fa parte (cioè tutte tranne la V).
Il fatto è, sottolineano gli esponenti del centrodestra, che rispetto a quanto deciso in origine la composizione delle Commissioni risulta ora del tutto differente e terribilmente sbilanciata a danno dell’opposizione.

Morale: la composizione è illegittima, come hanno riconosciuto sia il Presidente Nencini, sia alcuni consiglieri della maggioranza tra cui Loriano Valentini. E allora, come si può cacciare la testa sotto la sabbia e continuare i lavori entro organismi privi di legittimità? Perciò oggi la richiesta della Cdl a non convocare più commissioni fino al loro riassetto. Altrimenti, i consiglieri della Cdl che ne fanno parte non ci andranno per protesta.
Ma ecco qui il testo della lettera al Presidente del Consiglio regionale: «Caro Presidente, siamo a ricordare, come anche tu segnalasti in sede di Ufficio di Presidenza integrato il 6 settembre scorso, che dopo l’ingresso in maggioranza di Rifondazione comunista la composizione numerica delle Commissioni consiliari risulta illegittima e penalizzante per l’opposizione.

Infatti – scrivono Bianconi, Carraresi, Dinelli e Ferri a Nencini – il divario numerico predisposto in sede di composizione delle Commissioni stesse è ora stravolto a favore della maggioranza oggi allargata».
«Pertanto – proseguono – ti chiediamo di non convocare le Commissioni fino a quando gli equilibri originari non saranno ripristinati, com’è nello spirito delle regole istituzionali e dei regolamenti. Ove fossero convocate Commissioni, ti comunichiamo fin d’ora che i consiglieri dell’opposizione non parteciperanno alle sedute in segno di protesta».

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