5 agosto 2007- Tutti sanno che il celebre brano dell'orchestra di Duke Ellington “Take the A train”, fu composto per aiutare i viaggiatori della metropolitana di New York ad orientarsi nel prendere il treno diretto ad Harlem. Ma non è altrettanto noto che l'autore del brano, uno dei più belli della storia della musica, è Billy Strayhorn detto “l'uomo invisibile”proprio per aver composto splendidi pezzi portati al successo da altri. Martedì 7 agosto alle 21,30 in piazza Jacopo della Quercia a Siena, la Fondazione Siena Jazz dedica a questo geniale pianista e compositore, a quarant'anni dalla sua scomparsa, un grande concerto che mette insieme due straordinarie orchestre: la Siena Jazz Big Band diretta da Giancarlo Gazzani e l'Orchestra Laboratorio guidata da Mario Raja.
Un evento, ad ingresso libero, realizzato come tutti gli appuntamenti dell’estate jazzistica senese, grazie al contributo della Banca Monte dei Paschi di Siena, che offre al pubblico di curiosi e di appassionati del genere, un repertorio appositamente ri-arrangiato, ricco di composizioni originali ma anche di contributi “a sorpresa” di altri grandi nomi del jazz internazionale. William “Billy” Strayhorn, ha solo ventiquattro anni, quando nel 1939, incontra Duke Ellington, iniziando con lui una proficua collaborazione.
Nasce così l'orchestra del “Duca”, che dopo aver firmato il contratto con il Cotton Club, entra in una fase creativa che la consacrerà alla storia. Strayhorn, sempre un passo indietro, avvolto dal fumo delle sue immancabili sigarette e condannato all'invisibilità dal colore della pelle e dalla sua dichiarata omosessualità, consegnava sul leggio del pianoforte di Ellington composizioni e arrangiamenti memorabili: da “Lush life” a “Chelsea bridge”, da “Satin doll” a “C Jam blues”.
Tre mesi dopo la morte di Billy nel 1967, Ellington gli dedicherà un disco dal titolo affettuoso “And this mother called him Bill”. La copertina del disco riportava la dedica: “Billy Strayhorn è stato un uomo molto valente, un artista magnifico, un musicista di grande talento. Egli era il mio braccio destro, il solo che riuscisse a sintonizzarsi sulle mie onde mentali. Egli era la mia linfa. Con affetto”. Il concerto di martedì 7 agosto, chiude la 37° Edizione dei Seminari Internazionali della Fondazione Siena Jazz, evento organizzato grazie al sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che ha visto la partecipazione di duecento giovani provenienti da tutto il mondo.
Quattordici giorni di attività jazzistica di alto livello: lezioni, laboratori, master class, jam session e grandi concerti, a conferma del grande impegno che la Fondazione Siena Jazz mette nella didattica e nella produzione di eventi di qualità.