FIRENZE, 3 agosto 2007 – Un record italiano ha scandito la gara dei 110 hs nella prima giornata della Coppa del Mediterraneo Ovest, la competizione internazionale cui partecipano gli Under 20 di Italia, Francia e Spagna, giunta quest’anno alla terza edizione dopo quelle del 2005 a Marsiglia e del 2006 a Tunisi. Lo ha stabilito Mark John Nalocca l’italo-ugandese (la madre è ugandese, il padre italiano) classe 1988, trasferitosi giovanissimo in Italia, a San Benedetto del Tronto, dove risiede tuttora.
Il nuovo record è di 13.91 (vento +1.00 m/s) ed ha migliorato il precedente limite di 14.03 che già gli apparteneva e che aveva stabilito a Osimo lo scorso 23 giugno. Nalocca non aveva potuto partecipare ai recenti campionati europei di Hengelo (Olanda) avendo gareggiato con la nazionale ugandese (ha il doppio passaporto) ai Mondiali allievi del 2005; i regolamenti internazionali prevedono, infatti, che un atleta non possa prendere parte nel periodo di tre anni a competizioni internazionali ufficiali in rappresentanza di Nazioni diverse. Allo stadio Luigi Ridolfi non c’era il pubblico degli anni scorsi, ma già si sapeva visto che il periodo non è dei più favorevoli per una città come Firenze che in estate si svuota in gran parte.
Nonostante questo e malgrado il forfait della Tunisia che nella tarda serata di ieri aveva comunicato di non poter arrivare per problemi burocratico-amministrativi che ne impedivano l’espatrio, la prima giornata della Coppa del Mediterraneo Ovest ha confermato il preannunciato buon livello tecnico. In pista si sono affrontate, infatti, le rappresentative Under 20 di Italia, Francia e Spagna: le tre formazioni che ai recenti campionati europei juniores di Hengelo (Olanda) hanno messo insieme complessivamente 18 medaglie sulle 132 assegnate (9 la Francia, 5 gli azzurri e 4 gli spagnoli).
La Coppa del Mediterraneo è l’ultimo atto di una lunga stagione internazionale che ha visto coinvolto il settore giovanile azzurro, con una certa soddisfazione, prima ai Mondiali Under 18 di Ostrava, poi ai suddetti Europei di Hengelo e infine all’EYOF di Belgrado.