Firenze- Quali sono le relazioni tra clima “impazzito” e salute umana, quale è il contributo della Toscana su questo tema in vista della Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici? A queste e ad altre domande proverà a rispondere un convegno organizzato dal Consiglio regionale, dall’Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) e dall’Ibimet (Istituto di biometeorologia) in programma per mercoledì prossimo 20 giugno a partire dalle ore 9.30. Si tratta di un evento che rientra nel quadro della Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici, che si terrà a Roma il 12 e il 13 settembre 2007 presso la Fao.
Come spiega Fabio Roggiolani, presidente della commissione consiliare Sanità e incaricato di organizzare l’appuntamento, la Toscana ha il compito di affrontare la questione della relazione tra clima e salute in vista della conferenza, perché è stata la prima regione italiana a inaugurare il servizio diretto agli anziani per la difesa dal caldo torrido, e poiché in Toscana è attivo un importantissimo istituto di biometeorologia del Cnr. “Si tratta di affrontare non solo la questione rispetto all’oggi – ha detto Roggiolani – ma di delineare quelli che potranno essere i futuri scenari che coinvolgeranno le nostre aree a seguito dei cambiamenti climatici: dal diffondersi di malattie legate alla tropicalizzazione delle temperature, come la malaria, all’aumento di disturbi dell’apparato cardiocircolatorio legati ai picchi di caldo.
Non possiamo fare molto per quello che accade ora, ma possiamo fare molto per salvare le future generazioni. Bisogna impostare dei modelli di prevenzione e di cura e promuovere nuovi stili di vita che consentano alla popolazione di convivere con i mutamenti del clima”. L’appuntamento è presso l’Auditorium del Consiglio regionale, in via Cavour 4 a Firenze. A introdurre il convegno saranno Fabio Roggiolani, presidente della commissione consiliare Sanità, Sonia Cantoni, direttore dell’Arpat, Enrico Rossi, assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana, Marino Artusa, assessore all’Ambiente della Regione Toscana, Giampiero Maracchi, direttore dell’Istituto di Biometeorologia del Cnr Università di Firenze, Vincenzo Ferrara, capo progetto speciale Enea Global Climate Enea Casaccia, Antonio Panti, presidente dell’Ordine dei medici di Firenze.
Numerosi gli interventi previsti: Tanja Wolf dell’Organizzazione Mondiale della Sanità parlerà di “cambiamenti climatici e strategie di adattamento nell’ambito della salute pubblica”; Gian Franco Gensini, della Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Firenze, della “prevenzione degli effetti del caldo sulla salute umana”; Marco Morabito, del Centro interdipartimentale di Bioclimatologia dell’Università di Firenze del “progetto MeteoSalute”; Patrizio Nocentini, della direzione generale Diritto alla salute della Regione Toscana, dell’“utilizzo dell’informazione biometeorologica nelle applicazioni socio-sanitarie”; Carla Zamboni dell’Ordine dei medici di Firenze interverrà sul “ruolo dei medici nell’educazione e nella prevenzione”.
Alle 12.30 le conclusioni saranno affidate a Simone Orlandini, del Centro interdipartimentale di Bioclimatologia dell’Università di Firenze.