Firenze – Dopo esattamente 102 giorni di programmazione e quando ancora ne mancano cinquanta alla chiusura prevista per il 29 luglio, Cézanne a Firenze vola oltre quota 200 mila visitatori confermandosi al top delle classifiche dedicate alle mostre italiane. Il nuovo prestigioso traguardo è stato raggiunto nel weekend. Negli ultimi sette giorni, calcolati da lunedì 4 a domenica 10 giugno, i visitatori sono stati 8.692, con una media di 1242 al giorno e punte di 1541 sabato e 1715 domenica. Tutto ciò porta il totale a 202.164, con una media quotidiana generale di 2.002 ingressi.
“Come promotori della mostra”, commenta Edoardo Speranza, presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, “ci aspettavamo una partecipazione così numerosa e sentita.
Ma non per un mero ritorno finanziario, bensì per una finalità culturale che stiamo con determinazione perseguendo. La società contemporanea deve riacquisire i valori dello spirito e noi crediamo che l’arte debba essere elemento essenziale della vita sociale e come tale conosciuta, compresa e valorizzata. Occorre trasmettere alle nuove generazioni l’eredità del collezionismo più illuminato”.
“Questo successo ovviamente ci elettrizza”, aggiunge James Bradburne, direttore della Fondazione Pazzo Strozzi, “In larga parte è dovuto alla forza della storia dei due primi collezionisti di Cézanne e all’appeal dell’allestimento capace di parlare ad adulti e ragazzi, specialisti e non.
E’ la prova che un’idea intelligente può anche essere popolare. Non aspettiamoci così tanto pubblico ogni volta, ma l’approccio organizzativo, cioè la combinazione di standard internazionali di curatela con il rispetto per i visitatori, sarà il tratto distintivo di ogni mostra di Palazzo Strozzi”.
Cézanne a Firenze presenta, come noto, oltre 100 capolavori delle più famose collezioni internazionali, ed è dedicata, oltre che al maestro di Aix, all’epopea intellettuale di due giovani e lungimiranti collezionisti americani che tra Ottocento e Novecento vissero a Firenze.
Egisto Paolo Fabbri (1866 – 1933) e Charles Alexander Loeser (1864 - 1928) raccolsero infatti nelle loro ricche dimore in città circa 50 dipinti di Cézanne, contribuendo non poco all’affermazione di un artista sperimentale e solitario, disprezzato in vita dalla grande critica, oggi venerato come ‘padre della pittura moderna’
Curatori dell’esposizione sono Francesca Bardazzi, nota studiosa del collezionismo di Cézanne in Italia, e Carlo Sisi, già direttore a Palazzo Pitti della Galleria d’Arte Moderna, uno dei massimi esperti del periodo.
Come ulteriore iniziativa l’Ente Cassa ha intanto prodotto in collaborazione con APT Firenze una speciale cartina di Firenze distribuita gratuitamente ai visitatori di Palazzo Strozzi e negli uffici di informazione turistica.
La cartina segnala tre itinerari legati alla mostra di Cézanne e ai movimenti artistici che tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del secolo scorso caratterizzarono la vita culturale italiana e fiorentina. Il primo itinerario conduce alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, il secondo muove dagli anni di Firenze capitale per raccontare la storia della città sotto il profilo artistico e architettonico, il terzo riguarda la Firenze moderna, gli influssi europei e le grandi ristrutturazioni urbanistiche tardo ottocentesche.