Firenze, 17 Maggio 2007- La competizione sempre più serrata rende vitale per le destinazioni turistiche la capacità di superare la concorrenza offrendo ai propri ospiti un'esperienza unica. Per città come Firenze questo significa in primo luogo riuscire a coordinare un ampio sistema di attori pubblici e privati (alberghi, musei, teatri, aeroporti, organizzatori di mostre, tassisti e molti altri ancora), limitando i comportamenti dannosi per il sistema ed incentivando lo sviluppo di un'offerta integrata e coerente.
I tanti inviti a "fare sistema" e a costituire "cabine di regia" rimangono però spesso - e non solo a Firenze - lettera morta.
E' a questo difficile tema che la ricerca "Un pannello di controllo strategico per la destinazione Firenze" cerca di dare una risposta. Si tratta di un progetto sperimentale voluto dalla Camera di Commercio di Firenze e coordinato da Ask, il centro dell'Università Bocconi che si occupa di ricerca sui temi dell'arte, della cultura e dello sviluppo territoriale. Il lavoro parte dalla considerazione che nelle destinazioni turistiche - e nelle grandi città d'arte in particolare - le attività di coordinamento sono ostacolate dalla numerosità degli attori coinvolti nell'offerta turistica, che rende difficile sviluppare una strategia di destinazione accettata e condivisa da tutti gli attori rilevanti.
La situazione è aggravata dal fatto che le scelte di politica turistica devono essere prese sulla base di dati incompleti e frammentari, che favoriscono lo sviluppo di visioni parziali e distorte della realtà e che in genere misurano con un certo ritardo l'effetto di azioni intraprese nel passato (si pensi ad esempio ai classici dati sulle presenze turistiche), mentre molto rari sono gli indicatori di processo, volti a monitorare non il risultato finale, ma le attività che consentono di ottenere tale risultato.
Da qui l'idea di provare a proporre anche per le destinazioni turistiche, così come è già stato fatto per le imprese, l'elaborazione di "pannelli di controllo strategico" ovvero di sistemi di indicatori personalizzati per la specifica destinazione turistica, che includano misure di risultato e misure di processo, in grado di monitorare l'efficacia delle azioni che porteranno ai risultati futuri.
Il rapporto presentato oggi è il risultato di un lavoro durato due anni, durante i quali i ricercatori hanno cercato anzitutto di individuare tutti i dati disponibili e le carenze informative sui vari elementi del sistema turistico fiorentino, per poi provare a delineare un possibile pannello di controllo per Firenze.
Il lavoro ha coinvolto oltre 90 interlocutori in rappresentanza di circa 40 organizzazioni pubbliche e private fiorentine, che hanno aiutato nel reperimento dei dati e partecipato ad una serie di workshop su temi quali, ad esempio, ricettività, ristorazione, musei, mostre, eventi, congressi, fiere, trasporti, promozione. Il risultato sono quasi 200 pagine fitte di dati sull'offerta turistica fiorentina e la proposta di una serie di indicatori di sintesi utili per il suo controllo. Ma il dato forse più significativo è rappresentato dal fatto che questo processo ha richiesto, appunto, 2 anni di lavoro ed il coinvolgimento di oltre 90 interlocutori.
Si tratta in altri termini di un processo oneroso che, se condotto in modo tradizionale, non è in grado di produrre e diffondere indicatori in tempo reale gli indicatori utili per sostenere la politica turistica locale e monitorare gli effetti delle azioni intraprese. Il rapporto si conclude quindi delineando cosa occorre per rendere operativo un pannello di controllo strategico di destinazione: il supporto deciso dei responsabili della politica turistica, la messa a punto di una piattaforma online per la raccolta dei dati e la diffusione degli indicatori, il parallelo sviluppo di un piano turistico condiviso dagli attori del sistema turistico.