"Donne in Africa" è il titolo del convegno che si svolgerà a Palazzo Vecchio venerdì 4 maggio dalle 10,30 alle 13,30 presso la sala consiliare al terzo piano. L'appuntamento è organizzato dal consiglio degli stranieri e dall'associazione angolana "Njinga Mbande". Durante i lavori del convegno si parlerà dell'esperienza delle donne africane a Firenze, della campagna "Mai più violenza sulle donne", di immigrazione ed integrazione della donna africana. Verrà inoltre affrontato il tema della condizione della donna in Mozambico e della partecipazione politica della donna africana.
Parteciperanno all'incontro la presidente del consiglio degli stranieri Divina Capalad, la sindacalista Marzia Monciatti, Erika Bernacchi responsabile del gruppo donne "Amnesty International", Clara Silva dell'Università di Firenze.
Saranno inoltre presenti Ilundi Cabral dell'Università di Coimbra e Sidibe Haran, economista africana.
Un tributo alle donne d’Africa, un’analisi delle pratiche superstiziose delle etnie africane, una più ampia riflessione sulla condizione femminile in società chiuse, maschiliste e ancorate a secolari e incredibili tradizioni.
L’appuntamento è per domani (venerdì 4 maggio) alle 21.00 all’Istituto Stensen (Viale Don Minzoni 25) con la proiezione di ‘Moolaadè’, il pluripremiato film del regista africano Ousmane Sembene sul tema dell’infibulazione, la mutilazione genitale femminile che, ancora oggi, viene praticata in molte parti d’Africa. La trama del film è lineare e drammatica: una donna, Collé Ardo, vive in un villaggio africano. Sette anni fa, si è rifiutata di sottoporre sua figlia alla pratica dell’escissione, una pratica che considera barbara.
Ora, quattro ragazzine scappano per sottrarsi a questo rito sanguinario, e chiedono protezione a Collé. Da qui lo scontro tra due tradizioni: il rispetto del diritto d’asilo (il Moolaadé) e l’antica pratica dell’escissione (la Salindé).
Al termine della proiezione, prendendo spunto dal film e dal problema dell’infibulazione, Pap Diaw, consigliere comunale a Firenze nato in Senegal, parlerà delle tradizioni sociali e della condizione della donna nei villaggi africani.
Ingresso 6 euro; ridotto 5 euro; ridotto Stensen 3,50 euro.
Solidarietà per le donne immigrate.
Un impegno per l’integrazione delle donne che arrivano dall’Africa, dal Medio Oriente, dai Paesi Arabi, dall’est Europa. Molte raggiungono l’Italia per ricongiungimento familiare con i figli nati nel paese di origine o generano figli qui che sono italiani a tutti gli effetti. E hanno spesso alle loro spalle un ampio ciclo di studi che però non è riconosciuto nel nostro paese, oppure seguono corsi nel nostro Paese che, spesso, si fermano alla media superiore perché proseguire gli studi costa molto, soprattutto in soldi.
Per questo le Pubbliche assistenze fiorentine hanno aderito alla campagna dell’associazione Nosotras «Campagna per le borse di studio a giovani donne immigrate».
Il percorso formativo delle donne immigrate sarà monitorato e verificate nel loro svolgimento informando le associazioni partner del progetto dei risultati raggiunti e conseguiti.
La scuola, la formazione professionale e culturale sono i primi elementi dell’integrazione ed essere cittadini formati ed informati e’ il primo passo per comprendersi ed accettarsi. L’iniziativa di Nosotras si attua attraverso raccolte di fondi da promuovere con iniziative di vario genere. Il primo appuntamento sarà una cena multietnica sabato 5 maggio alle 20 presso la Croce Azzurra delle Sieci con un menù etnico.
Un momento di incontro per sostenere una causa positiva.
Per informazioni e prenotazioni: Croce Azzurra sez. Sieci – piazza Chiari 5, 055 8328355 (costo 15 euro a persona)