Ricerca, sperimentazione, autosufficienza, eccellenza nell'agricoltura. Villa Mondeggi Lappeggi, l'azienda agricola della Provincia di Firenze, collocata in pieno Chianti, diventa un Polo avanzato dell'agronomia. Lo ha rilevato il sottosegretario all’Agricoltura Stefano Boco sottolineando come “la capacità di entrare nello specifico delle energie rinnovabili da parte degli enti locali è il punto di svolta vero per questo settore che ha scontato anni di silenzio”. Eppure siamo tra i primi produttori di biocarburanti, chiamati a creare una filiera interna: il 98 per cento delle “biomasse” da cui si ricavano energie rinnovabili è ancora di importazione.
"Facciamo tesoro della felicissima esperienza di Meleto realizzata due secoli fa da Cosimo Ridolfi - spiega l'assessore provinciale all'Agricoltura Pietro Roselli - Viticoltura e olivicoltura troveranno in un certo senso il loro futuro qui, come sintesi di tradizione e innovazione. L'obiettivo è un'azienda a consumo zero, capace di produrre anche energia elettrica. Vogliamo creare le condizioni perché il mondo agricolo entri nuovamente nella cultura del non sprecare". Il 2006 è stato l'anno in cui si e' raggiunto il picco massimo di estrazione del petrolio, la cui disponibilita' comincia a scendere da allora con percentuali alte.
Villa Mondeggi può rappresentare un'alternativa anche per la creazione e l'utilizzo di energie rinnovabili. Le linee sono state tracciate stamani un convegno svoltosi nella Villa Medicea, a cui ha preso parte anche il sottosegretario Boco. Dunque utilizzo e incremento di 'biocarburanti': biodiesel, bioetanolo, olio vegetale puro e altri (come metanolo). Villa Mondeggi è stata scelta a riguardo come sede operativa e di sperimentazione del progetto Voice (Vegetable oil initiative for a cleaner environmental) che si propone di contribuire a ridurre le emissioni di gas serra attraverso l'utilizzo di olio vegetale puro come combustibile.
Il progetto è frutto di una collaborazione tra Provincia, Regione, Cia Toscana, Coldiretti e Università degli studi di Firenze (Centro Crear - Centro interdipartimentale di ricerca sulle energie alternative e rinnovabili). Sarà realizzato un impianto per ottimizzare il processo di estrazione per un olio dalle caratteristiche più indicate per la produzione energetica e per la tradizione. I residui della coltura della vite e dell'olivo, i residui della produzione vegetale, costituiscono un fonte di energia a basso costo.
Se ne può ricavare energia termica ed elettrica, mediante tecnologie di conversione da biomassa. A Villa Mondeggi sarà installato un gassificatore a letto fisso, opera strategicamente importante per tutta una regione, come quella Toscana, fra le prime in Italia per disponibilità di bomassa solida. L'assessore regionale all'Agricoltura Susanna Cenni ha ricordato come il 50 per cento del territorio sia formato da aree boscate, un vero e proprio tesoro di biomasse. 274 mila sono ogni anno le tonnellate di materiale residuo dalle attività di forestazione.
Oltre 300 mila inoltre, le tonnellate di residui dell'agricoltura. Ebbene solo utilizzando questi quantitativi si potrebbe rispondere al 13 per cento del fabbisogno energetico toscano. Per Luciano Bartolini, sindaco di Bagno a Ripoli, Comune dove è collocata Villa Mondeggi, è vincente "non avere alienato la struttura che sta ridiventando dopo un periodo grigio un centro motore per l'innovazione e la ricerca scientifica". Altre soluzioni sono contemplate al fine della produzione di calore. La Provincia di Firenze partecipera al bando regionale 'Programma degli investimenti sulla produzione di energia per le aree rurali'.
L'obiettivo è quello di realizzare un impianto di teleriscaldamento alimentato da una centrale termica a cippato (legno recuperato dagli scarti di potatura di viti e ulivi).
A Mondeggi saranno portate avanti anche ricerche scientifiche. Quelle già svolte hanno fatto conseguire interessanti scoperte nel campo dell'interazione fra fattori climatici e malattie della vite, con la realizzazione, in particolare, di un modello di simulazione dell'evoluzione della peronospora della vite. In un'altra direzione vengono effettuati alcuni studi sugli effetti delle radiazioni solari sulla vite in ordine allo sviluppo di agenti patogeni che portano a malattie.
Altri studi ancora puntano a verificare gli effetti delle radiazioni ultraviolette (Uv) sulla vite e sulla qualità dell'uva.