Firenze, 6 marzo 2007- Appresa la decisione di non concedere la proroga per alcuni spazi espositivi della Fortezza da Basso di Firenze, l'organizzazione di Danza in Fiera - che si è trovata suo malgrado coinvolta in questa particolare situazione - ha ridefinito alcune aree e la logistica che garantiranno l'evento come stabilito nel programma originario (dal 15 al 18 marzo). A seguito dei problemi burocratici apparsi sui mezzi d'informazione per le note vicende di Firenze Fiera, il gruppo di lavoro di Danza in Fiera si è mobilitato per modificare alcune aree della Fortezza e per garantire, pur in questo particolare frangente, al pubblico e agli ospiti che interverranno gradite sorprese che allargano un programma già ricco.
I padiglioni degli oltre 250 espositori non sono interessati da spostamenti o variazioni; non solo sono confermati quindi tutti gli appuntamenti e gli eventi in cartellone, ma in seguito all'acquisizione di ulteriori aree del polo espositivo fiorentino, il calendario degli eventi in programma continua ad arricchirsi di nuove proposte ed adesioni.
"Il secondo appuntamento di Danza in Fiera sarà bello, ricco ed interessante; il programma costruito in questa nuova edizione non soffrirà in alcun modo di problemi e decisioni esterne a Danza in Fiera.
Ci siamo mossi da giorni per trovare quelle soluzioni logistiche necessarie che permetteranno di avere a Firenze, ancora una volta, i migliori interpreti del ballo e della danza a livello internazionale" ha dichiarato il patron di Danza in Fiera, Alessandro Sanesi.
“E’ irresponsabile attendere passivamente l’esito della decisione del Tribunale del Riesame sulla richiesta di dissequestro di alcuni dei padiglioni espositivi della Fortezza da Basso. Occorre invece muoversi, e in fretta, per valutare la reale possibilità di riuscita di uno degli eventi clou per il comparto artigiano”.
Queste le parole usate da Antonio Catanese, presidente di Confartigianato Imprese Firenze, per chiamare immediatamente a raccolta la proprietà di Firenze Fiera e fare il punto sul futuro prossimo dell’attività espositiva della spa, verificando se esistono le condizioni oggettive per l’apertura di Art e valutando le possibili soluzioni alternative di allestimento ed organizzazione in caso di mantenimento del sequestro degli spazi.
“Siamo aperti a Firenze Fiera e disponibili a risolvere la questione, ma solo se esistono i presupposti per la realizzazione di un evento di qualità” prosegue Catanese.
Grande inoltre la preoccupazione dell’associazione di categoria per l’allarme sullo stato di Firenze Fiera lanciato ieri dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie della Spa richiedendo un incontro con i soci per affrontare la questione de “l’aggravamento economico ed organizzativo” che pone “un serio problema sulla futura esistenza della società”.
