Firenze – “La Toscana, unica istituzione italiana, sarà ospite d’onore al convegno mondiale contro la pena di morte che si terrà a Parigi l’1, il 2 e il 3 febbraio. E pochi giorni dopo, il 5 febbraio, si terrà a Firenze il convegno internazionale organizzato dal Consiglio con il ministero degli Esteri, sulla “Moratoria” al centro del dibattito e dell’iniziativa internazionale”. A spiegare il legame che unisce Parigi e Firenze su un tema sul quale la Toscana ottiene un riconoscimento identitario e culturale di respiro internazionale, è stato Riccardo Nencini, presidente del Consiglio regionale che, questa mattina, ha tenuto una conferenza stampa assieme a Giuliana Baudone, membro dell’Ufficio di presidenza del Consiglio, e la consigliera regionale Daniela Belliti (Ds).
“Saremo a Parigi con la regione della Bassa Normandia, con la quale lo scorso dicembre abbiamo siglato un protocollo d’intesa che verte in gran parte sui temi dei diritti civili e umani”, ha spiegato Nencini.
Il presidente ha anche ricordato, a proposito di passaggi storicamente dati e culturalmente rilevanti, che il grande Victor Hugo citò la Toscana davanti alla Corte d’Assise della Senna, nel giugno del 1851, e successivamente anche in sede parlamentare, riferendosi rispettivamente all’abolizione della pena di morte voluta dal Granduca Leopoldo nel 1786, e alla ripetizione di quel provvedimento introdotta come primo atto dal governo provvisorio in Toscana, nel 1859.
L’appuntamento fiorentino del 5 febbraio, che per il Ministero degli Esteri sarà seguito da Vittorio Craxi, si terrà al Bargello (l’ultimo luogo dove venivano custoditi gli strumenti di tortura e quelli necessari al boia per l’esecuzione della pena di morte).
L’incontro vuole sostenere la richiesta dell’Italia per una moratoria della pena di morte nel mondo (“Moratoria per la pena di morte” è il titolo dell’appuntamento), “un cammino che, dopo lo stop imposto dall’Inghilterra, sembra aver ripreso sostegno a livello internazionale”, ha detto Nencini. Tra gli invitati anche Antonio Cassese, già primo presidente del Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia, e Paolo Fulci, già ambasciatore d’Italia alle Nazioni Unite, “uno dei tessitori dell’attività diplomatica internazionale nel campo dei diritti civili e umani”.
Presenti anche Amnesty e la Comunità di S. Egidio, che con la Toscana ha condiviso l’illuminazione delle 150 città nel mondo che il 30 novembre celebrano l’abolizione della pena di morte stabilita nel Granducato nel 1786. Ospiti e partecipanti alle assise fiorentine anche l’ambasciatore tedesco Michael Gerdts (nel semestre di presidenza Ue in capo alla Germania) e gli ambasciatori del Marocco e delle Filippine, due Stati che recentemente hanno abolito al pena di morte nei loro ordinamenti.
La consigliera Daniela Belliti ha sottolineato “l’importanza al rilancio del tema della moratoria”, laddove, per ottenere i voti necessari per una risoluzione Onu (senza bissare il fallimento degli anni passati), occorre lavorare per “conseguire risultati politici effettivi”, coinvolgendo anche tutte le associazioni non governative impegnate su questo fronte e adoperandosi per una larga adesione. Giuliana Baudone, ha definito “un motivo di orgoglio il fatto che la Toscana sia ospite d’onore a Parigi”, come anche “l’attività che in Toscana viene fatta nelle scuole per sensibilizzare i giovani sul tema della pena di morte”.
“Bisogna portare questa esperienza anche fuori della nostra regione” ha detto Baudone, sottolienando l’importanza di un impegno in chiave regionale e al contempo rivolto alle organizzazioni mondiali. (Cam)