La pecora nera - Elogio funebre del manicomio elettrico, di e con Ascanio Celestini, ha aperto la Stagione teatrale del Teatro Morlacchi di Perugia. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria e da Fabbrica, la Compagnia di Celestini, ha debuttato in prima assoluta martedì 18 ottobre 2005, dopo circa tre anni di ricerca e di laboratori condotti dall’autore. Ascanio Celestini lavora da tempo a questo progetto: da quando, nel 2002, la sua attenzione si è rivolta alla relazione fra gli individui e le Istituzioni cardine del nostro Paese.
Da questa indagine è già scaturito il racconto – rappresentazione di Fabbrica (settembre 2002, Benevento Città Festival).
Quando Celestini si è trovato a collaborare per la prima volta con il Teatro Stabile dell’Umbria, che nel 2003 ha prodotto Sirena dei mantici (storia delle acciaierie di Terni, nata nel solco della ricerca relativa a Fabbrica), l’interesse dello Stabile per la sua intenzione di raccontare la memoria dell’Istituzione manicomiale, è stato immediato ed è nato l’accordo di produrre insieme questo nuovo racconto teatrale.
Nella primavera del 2003, la collaborazione dello Stabile umbro con Ascanio Celestini è partita proprio da questo e la sua ricerca sul campo, i suoi primi incontri con i testimoni della vita manicomiale, prima e dopo la Riforma, sono avvenuti a Perugia. Da allora Celestini ha proseguito il suo lavoro in molte altre città italiane, visitando i luoghi degli ex manicomi e raccogliendo memorie ed esperienze, prevalentemente degli infermieri ma anche di medici, sempre affiancato dai gruppi di studenti e di attori che hanno partecipato alla sua ricerca.
Il processo di costruzione dello spettacolo, infatti, contiene un altro progetto: il Laboratorio storie da legare.