Disinformazione, controinformazione, manipolazione mediatica, spettacolarizzazione dell’informazione. Saranno questi i temi affrontati nell’ultimo appuntamento della rassegna ‘Etica dell’informazione giornalistica’, in programma domani, giovedì 30 novembre, all’Istituto Stensen (Viale Don Minzoni 25).
La serata prenderà il via alle 21 con la proiezione di ‘Breaking news’, il film del cinese Johnny To che racconta un’operazione di polizia che va a monte ed alcuni agenti perdono la vita sotto i colpi dei malviventi davanti agli occhi di una troupe televisiva che, impietosamente, rende pubblica l’umiliazione subita.
La giovane ispettrice Rebecca Fong suggerisce di rispondere allo scandalo sullo stesso terreno, trasformando l’assalto al condominio in cui si sono rifugiati i criminali in un evento mediatico. Contemporaneamente, l’ispettore Cheung, responsabile della prima operazione ed estromesso dalla seconda, porta avanti le proprie indagini per vendicare i colleghi uccisi. Da uno dei maggiori registi di Hong Kong, un film d’azione rigoroso, capace di rinnovare ed attualizzare l’immagine del criminale quanto quella del poliziotto, riportando romanticismo ed eroismo nell’ambigua realtà attuale.
Senza esitazione, e senza le prevedibili posizioni intellettuali occidentali, Johnny To illustra l’ineluttabilità della società dell’immagine e la necessità di imparare ad amministrarla senza perdere coerenza. Senso del dovere e narcisismo si coniugano, conducendo un’azzardata scelta mediatica (ogni uomo diventa una telecamera per un’ispettrice regista ambigua ed inflessibile) verso una conclusione etica, eppure inappagante.
Dopo la proiezione si parlerà del “Il futuro della stampa e la spettacolarizzazione dell’informazione” con il consueto appuntamento stenseniano, insieme a Toni Capuozzo, inviato di Canale 5, e Anna Masera, giornalista de La Stampa.