Firenze, 22 novembre 2006- La giustizia penale sta diventando internazionale. A livello mondiale è ormai in funzione la Corte penale internazionale, nata dall’esperienza dei vari Tribunali cosiddetti ad hoc (tra i quali in particolare quello dell’Aia per i crimini della ex Iugoslavia), istituiti sotto l’egida dell’ONU; a livello europeo è in atto una progressiva armonizzazione legislativa e giudiziaria, oltre alla cooperazione fra le varie polizie nazionali.
Per analizzare il nuovo scenario le tre facoltà di Giurisprudenza toscane (Firenze, Pisa e Siena), col patrocinio della Regione Toscana, organizzano venerdì 24 e sabato 25 novembre il convegno “Giustizia penale internazionale e garanzie fondamentali” (Palazzo Bastogi – Sala della Giunta della Regione Toscana, via Cavour 18).
Fra i problemi in discussione quello dell’adeguamento della legislazione nazionale alle norme e ai principi provenienti dalle istituzioni sopranazionali e la compatibilità delle nuove esigenze repressive con le garanzie a tutela dell’individuo stabilite dalla nostra Costituzione.
Sotto la presidenza di Mauro Politi (giudice italiano alla Corte permanente internazionale, docente all’Università di Trento), Giorgio Gaja (membro della Commissione di diritto internazionale delle Nazioni Unite e ordinario di Diritto internazionale all’Università di Firenze ) e Fausto Pocar (Presidente del Tribunale internazionale per i crimini della ex Iugoslavia e docente all’Università Statale di Milano), parleranno eminenti studiosi del diritto penale internazionale in tre sessioni dedicate rispettivamente alla Corte penale internazionale dell’Aia (24 novembre mattina, dalle ore 9,30), all’Unione Europea (24 novembre pomeriggio, dalle 15,30) e alla discussione generale (25 novembre mattina, dalle ore 9,30).
Sono previsti gli interventi di Domenico Pulitanò, Vincenzo Militello, Mauro Catenacci, Vittorio Fanchiotti, Alessandro Bernardi, Giancarlo de Vero, Enrico Marzaduri, Stefano Manacorda, Mario Chiavario.