Giuliano Vignozzi, 57 anni, fiorentino abitante a Lastra a Signa, si è spento ieri all'Ospedale di Santa Maria Nuova, dove era stato ricoverato domenica mattina. Aveva accusato un malore mentre partecipava, con la sua 'handy-bike' a una gara di corsa su strada nel cuore della città e era stato immediatamente soccorso dal medico di servizio sull'ambulanza della Misericordia. I primi referti medici avevano parlato di una piccola emorragia cerebrale, tanto che era stato deciso di non operarlo, attendendo che si riassorbisse da sola.
Ieri, un'ulteriore crisi ha fatto precipitare la situazione. Giuliano Vignozzi, con la maglia bianco-azzurra del Gs Handicappati Toscana era stato protagonista in tutte le grandi maratone, in Italia e all'estero, aveva partecipato alla terribile Pistoia-Abetone e aveva vinto più volte la 100 chilometri del Passatore, nella categoria 'handy bike'. Un uomo di sport che aveva messo la sua esperienza al servizio di tutto il movimento dei diversamente abili, tanto da essere stato uno dei promotori, nel 2003, della nascita dell'Associazione gruppo sportivo Unità spinale di Firenze, una realtà che cercava di aiutare le persone rimaste disabili a seguito di incidenti a reinserirsi nella vita normale attraverso lo sport.
"Io sono disabile dalla nascita - spiegava sempre -. Sono cresciuto così e ho imparato a guardare avanti, ma ragazzi che si trovano da un giorno all'altro su una carrozzina, dopo un incidente, devono essere aiutati, per poter tornare a vivere normalmente e superare lo shock". L'Associazione si era trasformata in onlus nei giorni scorsi e Vignozzi era stato nominato presidente. La sua forza e il suo entusiasmo lo avevano portato a essere protagonista e promotore di tanti eventi e iniziative nel campo dello sport e del sociale.
Tra l'altro era anche istruttore di guida per disabili, oltre a essere dirigente del Comitato Paralimpico Italiano. A cavallo fra luglio e agosto dello scorso anno la sua grande impresa: la Firenze-Santiago di Compostela. Ottocento chilometri percorsi in 17 giorni, attraversando 3 paesi, sulle orme degli antichi pellegrini. Un'iniziativa che lo aveva visto promotore e protagonista, insieme ad altri diversamente abili, tutti su 'handy-bike', con il supporto di enti locali e associazioni. L'ultimo saluto a Giuliano Vignozzi sarà oggi pomeriggio alle 16, alla Chiesa della di San Martino a Gangalandi di Lastra a Signa.
"Abbiamo perso un amico e un grande sportivo - spiega Giancarlo Romiti, presidente della Firenze Marathon -.
Quando c'era una corsa, lui era in prima fila e cercava di spingere altri atleti diversamente abili a seguirlo, riscoprendo la gioia di fare sport insieme. Da alcuni anni collaborava con noi, come responsabile per gli atleti diversamente abili e, negli scorsi mesi, si era già messo in moto per organizzare alla grande la partecipazione all'evento del prossimo novembre. Promuoveva la maratona in tutta Italia, cercando di risolvere i problemi degli atleti: da piccoli rimborsi per il viaggio all'alloggio.
Era una persona unica".
"La morte di Giuliano - ammette Alessandro Martini, ex assessore allo Sport e al Sociale della Provincia - lascia un grande vuoto in tutti noi. Avevo imparato a conoscerlo e ad apprezzarlo per la sua grande energia e il suo entusiasmo, che lo portava a mettersi sempre al servizio degli altri. Per lui sport e sociale erano inscindibili e aveva insegnato a tanti disabili a trovare la forza per guardare avanti. Aveva fatto capire che si poteva vivere normalmente attraverso la disabilità, senza piangersi addosso, ma stimolando la società a cancellare le barriere.
Ho avuto l'onore di premiarlo in Provincia e nessuno più di lui meritava quel riconoscimento".