“E’ stata, e resterà per sempre, un’esperienza indimenticabile, sotto il profilo sportivo, culturale e religioso”. Queste le parole di Giuliano Vignozzi al termine della Firenze-Santiago de Compostela, oltre mille chilometri di strade percorse sotto il sole cocente di luglio ed agosto con la handbike (la speciale carrozzina utilizzata dagli atleti disabili nelle manifestazioni sportive). “Ma quello che più ci ha colpito è stata l’accoglienza calorosissima degli spagnoli, tanto che ci dedicavano intere pagine di giornali e programmi radio”, prosegue Vignozzi.
E così, dopo diciassette giorni di sforzi e l’attraversamento di ben tre nazioni (Italia, Francia e Spagna), gli undici atleti disabili (Giovanni Angeli, Roberto Brigo, Stefano Frassinelli, Mauro Gattai, Gianfranco Pigozzo, Massimo Porciani, Martino Trolese, Francesco Velentini, Ruggero Vilnai, Domenico Vinci e, appunto, il lastrigiano Giuliano Vignozzi) hanno potuto raggiungere la meta del loro singolare ‘pellegrinaggio’. Un’impresa importante, promossa per sensibilizzare l’opinione pubblica alla donazione di sangue, midollo osseo e organi.
[S.R.]