Firenze, 1° giugno 2006 - Pioggia e freddo sulla Toscana, più che un anticipo d’estate sembra un ritorno all’inverno, che mette a rischio le colture orticole e non solo. Nella notte fra il 30 e il 31 maggio scorso, in Mugello, la temperatura si è abbassata bruscamente, tanto da avvicinarsi allo zero e da mettere in crisi gli agricoltori della zona, che avevano già trapiantato dalla serra in campo aperto le piantine di ortaggi e verdure.
“Abbiamo avuto molte segnalazioni dai nostri soci – spiega Simone Tofani, responsabile del Settore tecnico della Cooperativa Agricola di Legnaia – che lamentavano danni alle colture, causati dall’improvviso crollo delle temperature.
Un fenomeno assolutamente inusuale per il periodo, anche perché a fine maggio si registrano temperature molto più alte. A rischio, oltre al Mugello, sono soprattutto le zone collinari, soggette a sbalzi molto più forti fra il giorno e la notte”.
Fra le colture danneggiate ci sono anche coltivazioni tipiche come il pomodoro fiorentino e le zucchine.
“Sono piante molto sensibili – ricorda Tofani -, perché appena trapiantate dalla serra in campo aperto. In molti casi si rischia il blocco della crescita, per cui bisogna intervenire con fitostimolanti, se non proprio la morte della pianta.
Di sicuro, questo ritarderà la maturazione dei frutti, che generalmente avveniva a iniziare dai primi di luglio, con gravi ripercussioni per gli agricoltori”.