Carrara - E’ il tema del convegno in programma a Carrara il 2 Giugno (ore 15.00 Sala Marmoteca ) nel quadro della 27° Fiera Internazionale Marmi Macchine e Servizi. Lo curano IMM Carrara, il Politecnico di Milano e la rivista Parametro, che un anno fa dedicò alle architettrici un numero monografico (il 257), rilanciando il dibattito circa la necessità in Architettura di una genealogia femminile.
Protagoniste del dibattito alcune delle professioniste e docenti italiane che da anni alimentano la riflessione teorica su un settore per tradizione maschile, ma inevitabilmente destinato a confrontarsi con un numero sempre maggiore di neo-laureate donne.
In programma, fra gli altri, interventi di Gisella Bassanini, responsabile del laboratorio Culture delle donne e progetto urbano al Politecnico di Milano, che parlerà delle “Madri” dell’architettura moderna, ovvero di cinque delle donne che hanno fatto la storia dell’architettura del Novecento, l’irlandese Eileen Gray, la francese Charlotte Perriand, la tedesca Lilly Reich, l’austriaca Margarete Schütte-Lihotzki, e l’italiana – poi diventata cittadina brasiliana – Lina Bo Bardi.
Rossella Gotti, progettista in Italia, in Francia e in Gran Bretagna, è staff editor di Parametro, e spiegherà sia che cosa accade in Europa, sia perché anche in architettura occorra valorizzare il contributo delle donne, ampliandone la conoscenza storica e la visibilità.
Quanto a Maria Luisa Palumbo, teorica dell'architettura, presenterà una ricerca sulle nostre under 40 (Nella pancia del mondo, giovani architettrici italiane), che si sono distinte per l’originalità e la qualità dei progetti realizzati.
Il programma del convegno prevede poi gli interventi di Anna Barbara e Laura Negrini, due giovani architette emergenti, che presenteranno il loro lavoro di progettiste e risponderanno a domande di relatrici e pubblico sulla loro esperienza di progettiste donne. Anna Barbara insegna al Politecnico di Milano, mentre Laura Negrini fa parte dello studio romano aQ architetturaquotidiana insieme alle colleghe Laura Federici e Annalisa Lombardi.
Spaziando dall’esperienza delle prime pioniere del Movimento Moderno fino alla testimonianza delle giovani architette dei nostri giorni, il convegno intende dunque sottolineare l’importanza della conoscenza e della divulgazione della cultura architettonica femminile, molto spesso lasciata ai margini dall’editoria e dalla pubblicistica.