Il mondo della finanza è fatto solo di borsa e broker, dollari e euro, banche e bot oppure il fascino pericoloso dei soldi facili segue altre strade? Realtà o finzione? Concrete verità che verranno prima investigate con l'occhio della cinepresa, e poi penetrate a fondo con il consueto incontro con giornalisti, avvocati ed esperti nel campo.
E’ questa la rassegna “La Corsa all’oro. Finanza, economie, chimere al cinema”, organizzata dal Quartiere 2 del Comune di Firenze in collaborazione con l'Istituto Stensen.
Il percorso cinematografico, dopo il primo appuntamento del 2 maggio con “Wall Street” di Oliver Stone, proseguirà (domani) martedì 9 maggio, alle 20.30, all’Auditorium Stensen (viale Don Minzoni, 25) con la proiezione di “Enron – l’economia della truffa” di Alex Gibney, il documentario sullo scandalo finanziario più eclatante accaduto in America negli ultimi anni. Era la fine del 2001, un paio di mesi dopo gli attacchi terroristici dell'11/9, quando la Enron, società leader dell'energia statunitense, dichiarò bancarotta.
Quel che sembrava un vero e proprio colosso dell'economia mondiale si rivelò un castello di carte tenuto in piedi con la “finanza fantasia”. Il film ricostruisce la storia della Enron, da quando nacque nel luglio del 1985 agli strascichi giudiziari delle sue più importanti personalità: Jeff Skilling e Ken Lay. Un crack che non aveva precedenti, ma che già ha purtroppo molti emulatori.
Seguirà il dibattito con il giornalista del “Sole24ore” Nicola Borzi, autore del libro “La parabola Enron”, insieme al magistrato Pasquale Liccardo, giudice delegato al fallimento della Parmalat in Italia e Gaetano Viciconte, avvocato e docente universitario.