(Firenze,24 gennaio) Un concerto per raccontare la vita di Alma Rosé, nipote di Mahler, figlia di un violinista e musicista anche lei, fondatrice e direttrice di un’orchestra di sole donne a Vienna, e infine direttrice dell’orchestra femminile del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau dove morì il 5 aprile 1944. Un concerto per il Giorno della memoria, che ogni anno il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino dedica al ricordo dell’Olocausto e della liberazione appunto del campo di Auschwitz, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Firenze. Giovedì 26 gennaio, alle ore 20.30, al Teatro Goldoni – vicino a Palazzo Pitti – la regista Marina Bianchi metterà dunque in scena la vita e la morte di Alma e ricreerà l’esistenza e il repertorio di un’orchestra davvero speciale, le cui componenti sopravvissero allo sterminio tranne la direttrice, che per un tragico destino morì nel campo per malattia. Donne le strumentiste dell’Orchestra del Maggio con alcune colleghe aggiunte, donna il direttore Carla Delfrate, donne il mezzosoprano Anastasia Boldyreva e l’attrice Giovanna Bozzolo, che legge testi di Fania Fenelon e tratti dalla biografia della Rosé in alternanza a Lieder di Alma e Gustav Mahler, e alle musiche di Bach, Webern che si avvarranno dell’interpretazione di alcune prime parti del Maggio, e ad una suite arrangiata proprio per l’orchestra femminile, con brani celeberrimi e tanto più struggenti in quel contesto come il “Danubio” di Strauss, Un bel dì vedremo dalla “Butterfly” di Puccini, e poi brani di Schubert, Schumann, Beethoven, Suppé. Il concerto, reso possibile dal contributo della Syracuse University di New York e di Firenze e dei signori Barry e Jody Turkus, è ad ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
venerdì, 22 novembre 2024 - 00:52
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