Questo il testo dell'intervento del consigliere di Forza Italia Enrico Bosi: «La notizia apparsa sul quotidiano "la Repubblica" che la pista dell'aeroporto di Peretola sta franando in seguito all'aumento del traffico aereo è una nuova tegola che si abbatte su Firenze e sulle prospettive di sviluppo dello scalo. Ovviamente i detrattori dello sviluppo del Vespucci gioiranno e saranno capaci, vista la probabile chiusura dello scalo, se la notizia fosse confermata, di approfittare della situazione per chiudere definitivamente l'aeroporto fiorentino.
A mio avviso, invece, questa potrebbe essere l'occasione per avviare un lavoro globale di potenziamento e messa in sicurezza con la riparazione della pista preesistente ed il suo allungamento di 150 metri. Voglio ricordare che a Bologna si è interrato un tratto di ferrovia lungo quasi 4.000 metri e che lo scalo è rimasto necessariamente chiuso sei mesi, dirottando gli aerei su Forlì e Rimini. I lavori fiorentini sarebbero molto meno impegnativi e la chiusura sarebbe molto più breve. Ma il sacrificio sarebbe compensato da uno scalo finalmente decoroso, anche se privo della pista di rullaggio che non si capisce perché non venga messa in opera.
La speranza è che la Regione, che attualmente è ferma alla ridicola obiezione del divieto di intubamento del fosso che delimita l'aeroporto, cambi idea e consenta al Ministero dell'Ambiente di dare il famoso permesso di impatto ambientale. Un iter, visti i tempi italiani, ragionevolmente breve, dato che sarebbero necessari 90 giorni. Ma senza la volontà politica i 90 giorni, considerate le vicende dello scalo fiorentino, diventano anni». (mr)