Firenze - La scienza saluta la scoperta dei Fattori di Crescita come una eccezionale novità terapeutica, ma la World Antidoping Agency (WADA) non si è ancora pronunciata lasciando senza certezze il mondo dello sport, calcio compreso. I Fattori di Crescita si sono dimostrati miracolosi e rapidi nella cura dei traumi sportivi, vanno dunque considerati doping, oppure sono un vera risorsa?
A questa domanda ha risposto oggi il convegno internazionale che la Libera Associazione Medici Italiani del Calcio (LAMICA) e la Commissione Federale Antidoping della Federcalcio hanno organizzato al Centro Tecnico di Coverciano per discutere, appunto, di Fattori di Crescita e di Nuove normative antidoping dall'altro, presente, tra gli altri, il vicepresidente della FIGC Innocenzo Mazzini.
"Per il mondo del calcio è un'iniziativa di grande interesse", spiega il professore Enrico Castellacci, presidente della Lamica, "Ed è importante sottolineare la piena collaborazione tra Medici del Calcio e Commissione Federale Antidoping.
Il nostro scopo è di portare all'attenzione delle istituzioni un tema di evidente validità scientifica, che dal punto di vista normativo deve però essere armonizzato a livello mondiale ed europeo. In altre parole, invitiamo le istituzioni a prendere posizione tenendo naturalmente conto delle esperienze maturate in varie realtà".
Di queste esperienze, tutte straordinariamente positive, hanno dato dimostrazione al convegno alcuni accreditati specialisti, che hanno portato i risultati di una serie di sperimentazioni e applicazioni terapeutiche condotte con i Fattori di Crescita.
I quali, come noto, sono sostanze prodotte dall'organismo con la funzione di stimolare l'accrescimento e il differenziamento delle cellule. In pratica, sono un pre-stadio delle cellule staminali. Applicati attraverso un concentrato piastrinico producono guarigioni assai rapide.
Tra i relatori Cesare Perotti e Laura Salvaneschi, entrambi dell'Istituto di ricerca S. Matteo di Pavia, Eduardo Anitua, direttore del Centro ricerche dell'Università di Vitoria (Spagna), e Reinhard Schnettler, direttore della Clinica di Chirurgia dei Traumi dell'Università tedesca di Giessen und Malburg.
"E' importante aver preso coscienza di queste importanti novità scientifiche per la terapia degli atleti", dice Pino Capua, presidente della Commissione Antidoping della FIGC, "E' di grande rilievo che la Federcalcio segua tutte le innovazioni in questo settore e che attraverso la Commissione Antidoping sia pronta a recepire qualsiasi problematica riferibile al fenomeno doping".
Il convegno ha ospitato anche una tavola rotonda alla quale hanno partecipato, oltre allo stesso Capua, il presidente della Federazione Medico Sportiva Maurizio Casasco, Michele Martella del Consiglio direttivo Lamica), Leonardo Vecchiet, responsabile della sezione medica di Coverciano, e Piero Volpi, medico dell'Associazione Calciatori.