Modelli per la didattica, didattica per modelli: l'educazione creativa in rete

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 2005 22:53
Modelli per la didattica, didattica per modelli: l'educazione creativa in rete

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Linda Giannini e Carlo Nati insegnanti e ricercatori del MIUR, relatori all'incontro "Sviluppi della Creatività e Reti di Condivisione del Cambiamento" che avrà luogo a Firenze, il 21 novembre prossimo:

E’ sufficiente posare lo sguardo su di un libro di testo di scuola superiore e confrontarlo con un analogo saggio scolastico di 20 anni or sono per afferrare la portata del cambiamento in corso, nell’ambito del processo di comunicazione didattica: immagini, grafici, schemi hanno occupato una porzione rilevante all’interno di ogni capitolo e sempre più spesso un CD-ROM fornisce simulazioni ed esercizi ad integrazione dell’elaborazione testuale di riferimento.
Alla luce di questo fenomeno, c’è da chiedersi se ci sia stata effettivamente una rivoluzione epocale, oppure se il modello culturale di riferimento sia fondato, a tutt’oggi, sulla mera fruizione della conoscenza codificata, mediate dalle potenzialità rappresentative delle ITC.
Se proviamo a considerare la costruzione di un immagine digitale “dinamica” come un paradigma inteso ad evidenziare la procedura algoritmica del processo linguistico, risulta evidente che il valore aggiunto di un modello iconico consiste nella produzione di “oggetti” manipolabili, creati con il fine di rappresentare un fenomeno o progettare una soluzione ad un problema.
Appare a questo punto evidente che le ITC assumono una maggiore rilevanza pedagogica se gli oggetti didattici vengono utilizzati per far sperimentare agli studenti un fenomeno scientifico, ricostruito ed analizzato attraverso la sua storia, dalla quale possa essere dedotta una ulteriore proiezione nel tempo futuro.

Un apprendimento sostenuto dalla produzione diretta di modelli interpretativi (plurilinguistici) potrebbe costituire un vero e proprio ponte tra conoscenza teorica ed operatività laboratoriale ed è indubbio che le potenzialità creative fornite dalle ITC a questo settore sono enormi.

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