Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal designer Tommaso Bovo, relatore all'incontro "Sviluppi della Creatività e Reti di Condivisione del Cambiamento" che avrà luogo a Firenze, il 21 novembre prossimo:
Quando su Internet cominciarono a comparire i primi giornali on line si sprecarono i facili ottimismi o le visioni apocalittiche anche da parte di autorevoli personaggi del mondo della cultura. Quasi tutte visioni che vennero poi smentite o ridimensionate dal tempo, ma che in un secondo piano di lettura rilevavano quel sentimento di euforia, di rivoluzione in atto che spesso la rete portava con se e porta ancora oggi.
Nessuno ha però mai previsto che attorno al giornalismo definito come ufficiale, di categoria, legato alle grandi testate si sia sviluppata invece una rete vastissima di giornali locali quotidianamente aggiornati, costituiti da piccole redazioni spesso vicine al mondo dell’associazionismo, del volontariato e di gruppi culturali o di singoli cittadini che, nel quotidiano e gratuito lavoro di aggiornamento dei contenuti, hanno ritrovato un senso civico nel fare informazione. E’ questo un fenomeno non previsto ma che si è potuto realizzare grazie alla disponibilità di spazi su internet a costi quasi zero e al vantaggio di poter inserire testi e immagini in tempo reale.
Questo convegno intende far emergere questa realtà definita con il nome di “giornalismo locale on line”.
Internet risulta essere un mezzo particolarmente adatto allo sviluppo di una rete d’informazione alternativa e questo non solo per la sua caratteristica di mezzo simmetrico in rapporto all’utenza, ma anche, e soprattutto, perché abbatte tutti quei costi di pubblicazione dati ancora dai supporti tradizionali d’informazione. La rete si dimostra in questo caso particolarmente adatta a garantire contenuti sempre più specializzati sia per quanto riguarda i temi trattati che per gli aspetti geografici sempre più legati alla dimensione locale.
Pur tenendo presente i tanti nuovi problemi di un giornalismo di questo tipo, intenzione è sottolineare la forte valenza democratica e civica che un’informazione così ampia ed eterogenea, riesce a garantire.
