Una decisione presa, ha detto lo stesso Gip, in base alla natura assolutamente labile degli indizi. Anche perché i vigili urbani hanno testimoniato che la signora Alessia - la turista di Sanremo che aveva accusato Diamanta Petrache di volerle rapire il bambino - ha raccontato loro una storia completamente diversa da quella che avrebbe poi raccontato ai carabinieri.
Chissà se Diamanta Petrache e i suoi cinque figli quereleranno per diffamazione i redattori della Nazione, o di Italia Uno, o Achille Totaro e Paolo Amato?
Eppure c'è chi insiste.
Oggi l'ufficio stampa di Palazzo Vecchio ha pubblicato il sorprendente comunicato del consigliere di Forza Italia Bosi.
"Il grave fatto avvenuto a Firenze, ovvero il tentato sequestro di un neonato in pieno giorno, in via Calzaiuoli, ripropone per l'ennesima volta il grave problema della presenza nella nostra città e nel paese delle comunità nomadi". E' quanto ha dichiarato il consigliere di Forza Italia Enrico Bosi. "In particolare - ha aggiunto l'esponente azzurro - mi riferisco a quelle di origine rumena, che, dopo l'ingresso del paese nell'Unione Europea, entrano in Italia senza nessun controllo".
"Buona parte di questi nomadi, che infangano il nome della comunità rumena che opera con grande laboriosità nelle più svariate professioni, gestisce nella città di Firenze e non solo, un vero e proprio racket dell'accattonaggio - ha spiegato ancora Bosi -, del borseggio e dei furti nelle case, reinvestendo gli illeciti proventi nell'acquisto in Romania di case e terreni". "Per questo - ha aggiunto il consigliere di Forza Italia - invito le forze di polizia e le competenti autorità ad adottare un programma di misure, anche investigative, su questo fiume di denaro che illecitamente varca i nostri confini".
"Ritornando sulla vicenda del tentato rapimento del bambino un plauso all'intervento del ministro della giustizia Roberto Castelli e del vice-premier Gianfranco Fini che hanno preso posizione con decisione di fronte a un altro caso che sconcerta l'opinione pubblica e getta discredito sulla magistratura" ha concluso Bosi.