Entra nel vivo il festival che prosegue il suo itinerario nel cinema di Rohmer e presenta altre due opere in concorso, che hanno incontrato i favori del pubblico francese.
Alle ore 18.00 al Gambrinus Le parfum de la dame en noir (2004) di Bruno Podalydes con Sabine Azema: una commedia fantastica tratta da un romanzo di Gaston Leroux, un film d’avventura, un divertente mix di burlesque e mistero sullo sfondo degli anni Venti. Una favola eccentrica.
Alle ore 20.30 – sempre in concorso e al Gambrinus – di Pascal Thomas Mon petit doigt m'a dit (2005), con un cast di richiamo che affianca ai protagonisti Catherine Frot e André Dussolier, Geneviève Bujold, Laurent Terzieff e Valérie Kapriski.
Una rivisitazione del genere noir ispirata ad un romanzo di Agatha Christie, scoppiettante divertissement poliziesco.
La sezione dedicata a Rohmer si apre alle ore 11.00 all’Istituto Francese con La femme de l'aviateur (1980), un raffinato gioco di incastri tra pedinamenti e equivoci sentimentali, in una Parigi radiosa e come sempre invitante.
Alle 16.00 al Gambrinus l’ultimo film di Rohmer Triple agent (2005), un giallo storico nella Parigi del 1936 sullo sondo di un Europa ideologicamente inquieta.
Un trionfo di ambiguità e depistaggio. Con Serge Renko – visto in Les rendez-vous de Paris - e Katerina Didascalu.
Chiude la serata alle 22.30 sempre al Gambrinus L'amour l'après-midi (1972), protagonista una sensuale Zouzou, attrice rohmeriana per eccellenza, scelta a icona del festival nel suo manifesto. L’ultimo dei suoi “racconti morali” che indaga sul triangolo: adulterio, desiderio, fedeltà.