“La teoria del disegno intelligente non sta né in cielo né in terra. Il creazionismo è’ una teoria che va contro tutte le evidenze sperimentali non solo della biologia, ma anche della geologia: è infatti assolutamente pretenzioso affermare che la terra abbia soltanto seimila anni. L’evoluzione biologica non è soltanto una teoria, ma un fatto assolutamente appurato. E’ una conoscenza assodata anche se i suoi diversi aspetti vengono indagati quotidianamente e sono sempre suscettibili di estensione e approfondimento.
L’origine dell’uomo risponde sicuramente ad una selezione naturale. L’evoluzionismo può essere in discussione, ma l’evoluzione biologica no”.
Sono le parole dello scienziato Edoardo Boncinelli alla vigilia del convegno inaugurale della quarta edizione del Novembre Stenseniano dal titolo ‘Evoluzionismo e anti-evoluzionismo’, un percorso di incontri che comincerà domani all’Istituto Stensen di Firenze (6 ottobre, ore 17.30) con il confronto tra Boncinelli e Don Gianni Colzani, e si protrarrà fino al 26 novembre con gli interventi di scienziati, teologi, umanisti e filosofi di fama mondiale come il direttore della Specula Vaticana Padre George Coyne, Gereon Wolters, Evandro Agazzi, Monsignor Gianfranco Ravasi, Giovanni Boniolo.
Per Boncinelli “Gli assunti di base dell’evoluzione, che si voglia o no, sono essenzialmente due: tutti gli organismi viventi derivano da uno stesso gruppo di organismi ancestrali vissuti circa tre miliardi di anni fa; le varie specie si sono differenziate tra di loro attraverso i meccanismi della mutazione casuale e della selezione naturale.”
“La genetica, la biologia molecolare e lo studio delle popolazioni naturali degli ultimi settanta anni – ha aggiunto Boncinelli – hanno perfezionato e arricchito questo quadro esplicativo che è divenuto sempre più coerente e completo finendo per costituire un corpus ormai stabilito di conoscenze che ha retto l’urto di innumerevoli critiche scientifiche”.