I principi dell'Urbanistica partecipata consentono di giungere ad importanti obiettivi in termini di qualità progettuale, efficacia e rappresentatività di un Piano, soprattutto consentono che questo sia sentito dalla Comunità perché in esso sono contenuti i valori che la cittadinanza assegna al territorio urbanizzato e non. La partecipazione è finalizzata a favorire il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di soggetti nella programmazione di un piano e nell’analisi di tutti quei processi che sono alla base della progettazione e da cui poi scaturiscono le decisioni.
Dai lavori di gruppo nascono spesso contenuti progettuali interessanti che scaturiscono dalla memoria e dall'esperienza degli abitanti . In particolare un piano locale, soprattutto se di un’area non estremamente estesa non può fare a meno di un processo partecipativo che porta i cittadini ad una maggiore coscienza degli interessi e delle prospettive in gioco e ad un miglioramento del risultato. In generale si può affermare che l'adozione dei metodi di partecipazione tende a ricostruire un equilibrio tra attori forti (portatori di interessi economici) e attori deboli (portatori di interessi generali e diffusi) o, come spesso si afferma, a garantire la presenza del terzo attore (gli abitanti) tra istituzioni e mercato.
Le sperimentazioni raccolte, nell’ambito dell’urbanistica partecipata, fanno riferimento soprattutto al tema ambientale che, attraverso un'ampia consultazione sulle aspettative dei cittadini, ed in particolare dei bambini, può ottenere contributi importanti per la definizione delle regole di trasformazione, soprattutto per ambiti da salvaguardare e da utilizzare per il tempo libero, il gioco e lo sport (parchi urbani e territoriali, aree protette, sistema del verde, rete dei centri storici minori, piste ciclabili ed itinerari da percorrere con mezzi alternativi).
Elementi importanti del processo di partecipazione sono: - un atteggiamento costruttivo volto ad ottenere risultati concreti e visibili soprattutto se svolto in piccoli gruppi; - una particolare attenzione verso i bambini ed i ragazzi, dei quali vengono colti in particolar modo le esigenze e le capacità di osservazione e di immaginazione stimolate attraverso il gioco; - il coinvolgimento di un'ampia gamma di soggetti: istituzioni, università, associazioni, comitati, figure tecniche e professionali che si alternano a condurre e a coordinare le varie fasi dei lavori.
Sulla base di tali premesse e con il contributo dei lavori svolti presso il Corso di Geografia C, Dipartimento di Urbanistica dell’Università degli Studi di Firenze è stata organizzata una giornata di studio presso il Comune di Lastra a Signa il cui ambito territoriale è stato esaminato dagli studenti della Scuola Media Leonardo da Vinci e dalla Scuola Media di Signa.
Interverranno alla giornata di Studio: Carlo Nannetti, Sindaco di Lastra a Signa; Cristiano Rigoli, Assessore alla Cultura; Susanna Taddei, Dirigente all’Urbanistica del Comune di Cerreto Guidi; Vezio De Lucia, progettista e coordinatore del Piano Strutturale del Comune di Lastra a Signa; Giorgio Pizziolo, Rita Micarelli, Maurizio Morandi e Olimpia Niglio del Dipartimento di Urbanistica, Università degli Studi di Firenze.
Con l’occasione sarà inaugurata la Mostra dei progetti del Corso di Geografia C e dei ragazzi delle Scuole Medie, allestita e curata da Claudio Bellini e Guglielmo Buzzegoli.