Firenze, 22 Settembre 2005- Produrre strumenti innovativi per la scuola e gli alunni stranieri, in modo da rispondere al crescente fenomeno interculturale che si pone anche nella città di Firenze. E' il contenuto del convegno, organizzato dall'assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Firenze, che si è svolto ieri pomeriggio, nel Salone de' Dugento, dal titolo "Prendere la parola. Apprendere e insegnare l'italiano L2 per comunicare". Durante l'incontro sono stati presentati due libri importanti per la didattica: un dizionario "Mille parole - l'italiano per i ragazzi dalla A alla Z" a cura di Graziella Favaro e"Imparare l'italiano con il metodo TPR (Total Physical Response)" a cura di Arcangela Mastromarco.
Erano presenti le curatrici dei due libri e il professore Vittorio Gazerro del Csa di Firenze, oltre 200 persone, tra insegnanti della scuola, coordinatori pedagogici e insegnanti dei Centri di alfabetizzazione e del Csa di Firenze. "Produrre strumenti come quelli che presentiamo oggi - ha sottolineato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri - è per noi un dovere se crediamo ad un intervento operativo e significativo sulla lingua, pensato e condotto insieme alla scuola. Questi strumenti, che stanno a pieno titolo dentro una strategia del patto educativo tra la scuole e l'ente locale, nascono da una formazione tesa a promuovere sperimentazioni in grado di produrre materiali didattici, costruiti con coloro che insegnano quotidianamente la lingua italiana ai bambini stranieri".
La realizzazione dei due libri nasce dall'esigenza di una realtà sempre in continua trasformazione. Nelle scuole fiorentine, si registra un aumento costante di bambini e ragazzi stranieri che si distribuiscono nei vari ordini di scuola e che hanno fatto il loro ingresso anche nelle scuole di secondo grado. Nell'anno scolastico appena iniziato sono aumentati gli alunni stranieri iscritti nelle scuole pubbliche, che sono passati da 2.466 iscritti (9,45%) dello scorso anno scolastico a 2.737 di quest'anno, per una percentuale di 10,40%, con un 1% in più rispetto allo scorso anno.
Nella scuola primaria e secondaria di 1° grado, lo scorso anno il 28% dei ragazzi stranieri era di seconda generazione: quasi 1 su 3, ma sono ancora tanti i ragazzi che vivono direttamente la migrazione. Quest'anno la percentuale dei nuovi arrivati è ancora difficilmente definibile stando alle continue indicazioni provenienti dalle nostre scuole che ci segnalano ripetutamente nuove richieste di iscrizioni. "Questi ed altri dati ci mostrano come sia sempre più urgente - ha sottolineato l'assessore Lastri - il bisogno di percorsi e di iniziative nell'ambito dell'apprendimento per gli alunni e nell'insegnamento dell'italiano considerato come seconda lingua.
Coloro che nascono nella nostra città acquisiscono l'italiano nei servizi educativi per i più piccoli e possono diventare e crescere bilingui, ma i minori che arrivano a un certo punto della loro vita hanno la necessità di poter contare su attenzioni linguistiche e didattiche "mirate" e di qualità". Da questa realtà, è nata l'esigenza di affrontare il tema dell'integrazione dei bambini e dei ragazzi stranieri nelle nostre scuole, ma anche pensare al compito didattico che deve svolgere l'insegnante per coinvolgere l'adolescente straniero che non conosce la lingua italiana.
Tematiche che sono state affrontate con la realizzazione di due libri che saranno diffusi nelle scuole e nelle librerie italiane. Il primo è il dizionario "Mille parole - l'italiano per i ragazzi dalla A alla Z" è pensato per facilitare e sostenere la fase di accoglienza e di primo inserimento degli alunni che vengono da lontano e non sono ancora italofoni. Il testo presenta in maniera immediata ed evidente le parole e le strutture di uso più frequente ed è quindi utilizzabile anche in maniera autonoma, dal momento che le immagini delle situazioni e dei termini rendono "trasparente" il significato e danno senso alle nuove acquisizioni.
Il secondo libro è un manuale, "Imparare l'italiano con il metodo TPR (Total Physical Response)", rivolto agli insegnanti, ed ha come scopo principale la progettazione comune di percorsi di insegnamento - apprendimento dell'italiano come seconda lingua, una formazione quindi finalizzata ad assumere nuovi stili educativi e a produrre materiali didattici da usare quotidianamente nelle scuole. I due libri sono nati dal lavoro di un gruppo di cui fanno parte diverse professionalità: insegnanti curricolari della scuola, coordinatori pedagogici e insegnanti di lingua italiana dei centri di alfabetizzazione Giufà, Ulysse e Gandhi e rappresentanti del Csa di Firenze.
"Un aspetto importante che mi sento di proporre - ha sottolineato l'assessore Lastri - è il monitoraggio su Firenze di questi strumenti di lavoro, nel loro utilizzo didattico, sia nelle scuole che nei centri di alfabetizzazione. Un monitoraggio che potrà essere utile per eventuali modifiche e integrazioni nella pratica educativa". (pc)