FIRENZE- “Ci sono ministri toscani che si stanno prestando, mi auguro inconsapevolmente, a danneggiare il porto di Livorno a vantaggio di altri porti collocati più a sud”. Lo afferma l’assessore ai trasporti e alle infrastrutture Riccardo Conti dopo la nomina di Bruno Lenzi a presidente dell’Autorità portuale di Livorno. “Comunque - continua Conti - la Regione chiederà la sospensiva del provvedimento in due sedi, di fronte al Tar della Toscana e di fronte alla Corte costituzionale per conflitto di attribuzione.
Questa nomina è un duro attacco alla Repubblica e alle sue regole perché viola la legge e, in maniera assolutamente grave, la recentissima giurisprudenza della Corte costituzionale”.
L’assessore Conti conclude sostenendo che “nella sentenza emessa in occasione dell’annullamento del decreto di nomina del commissario dell’Ente parco nazionale dell’Arcipelago toscano e nella sentenza di pochi giorni fa con la quale è stato annullato il decreto di nomina di Bruno Lenzi a commissario dell’Autorità portuale, proprio la Corte costituzionale ha stabilito in maniera inequivocabile l’esigenza di raggiungere l’intesa con le Regioni sulla base del principio della leale cooperazione tra i vari livelli istituzionali che costituiscono la Repubblica”.
«Chi di spada ferisce, di spada perisce. Gli atti di prepotenza di questa Giunta regionale sono abnormi: dai falsi balletti sul Corridoio Tirrenico agli atti di arroganza sulle Agenzie regionali, dai direttori nominati con una investitura tipo bolla imperiale alle 100mila e più consulenze che si sommano con le 5mila e più nomine; e poi le ultimissime arroganze perpetrate su Firenze Fiera, per non parlare della madre di tutte le arroganze rappresentata dalle nomine al Monte dei Paschi e delle pseudopolitiche per la pace con relative Agenzie regionali.
Siamo alla satrapia più totale. Alla dittatura democratica». «Il Governo ha nominato Lenzi Autorità portuale di Livorno? Ha fatto bene. E speriamo che tenga duro. Ripeto, cari toscani, state attenti perché se il centrodestra non ci ha portato in paradiso, questi epigoni della sinistra che fu ci porteranno sicuramente all’inferno».
