Firenze, 27 maggio 2005- Una mostra dedicata alla storia di Firenze, vista però attraverso le sue chiese. E’ l’esposizione “E le chiese stanno a guardare” ideata da Niccolò Torrini e curata da Monsignor Timothy Verdon e Donatella Sommati, nell’ambito delle celebrazioni per i dieci anni dell’associazione di guide volontarie “Ars et Fides Firenze”.
Protagonisti dell’evento, organizzato nella Sala Esposizioni del Museo del Bigallo di Firenze, sessanta scatti per lo più inediti (dal 1930 a oggi), e straordinariamente intensi, tratti dall’Archivio Storico Foto Locchi.
Protagoniste sono le chiese di Firenze, immortalate però in momenti eccezionali della storia cittadina: dalla visita di Hitler e Mussolini alla rinascita del dopoguerra, da Bartali a Liz Tailor, dai “nuovi” tram ai nuovissimi bus, dall’alluvione alle Mille Miglia, passando per Paolo VI, La Pira, Giovanni Paolo II, le trasformazioni urbanistiche e le feste popolari.
Uno sguardo attento, vigile, partecipe anche se immobile, quello delle Chiese della nostra città, che davanti ai loro occhi sempre uguali hanno visto passare secoli di storia, di vita, quella vera fatta di uomini e donne, dei loro costumi, dei loro problemi, delle loro necessità.
Sono questi sguardi che la mostra vuole raccontare, limitandosi ovviamente a quelli testimoniabili dalla fotografia.
L’esposizione è aperta tutti i giorni, dalle ore 15 alle 18, fino al 27 giugno (chiusura il martedì) a ingresso libero.
La mostra rientra nel calendario di eventi organizzato per festeggiare il decennale di Ars et Fides Firenze: un’associazione di guide volontarie che offre gratuitamente ai fiorentini e ai turisti visite guidate nelle maggiori chiese storiche di Firenze.
Tutti i giorni dell’anno i volontari di Ars et Fides Firenze sono presenti nelle cinque chiese principali della città (Duomo, Santa Croce, San Lorenzo, Santa Maria Novella, Santa Trinita) e, con orari diversi, in Santa Felicita e Cappella Rucellai, per accogliere i visitatori e accompagnarli alla scoperta del significato religioso che ha portato alla realizzazione di opere d’arte uniche al mondo per bellezza, originalità, ricchezza e varietà.