Una colonna di luce blu-verde sarà di nuovo il simbolo del teatro Puccini. Proprio come nel novembre del 1940, quando l'intero complesso della Manifattura tabacchi veniva inaugurato ufficialmente insieme al dopolavoro che è oggi l'attuale teatro. Oggi la struttura torna a risplendere così come successe più di 60 anni fa. I lavori di restauro della torre e di alcune parti della facciata appena terminati hanno riguardato appunto la colonna che è stata completamente rimessa a nuovo con l'intera sostituzione e ricollocamento degli elementi di vetro sulla torre e delle specchiature laterali sul foyer come erano in origine.
"Siamo soddisfatti - ha detto l'assessore alla cultura Simone Siliani-, di poter restituire alla città un teatro migliore con una serie di restauri completati. E' stato un recupero importante nel segno arcitettonico e anche in quello del colore. In più si tratta di un restauro su un'opera moderna dentro alla quale si svolge un'attività . le prossime tappe saranno i restauri delle facciate laterali". La torre versava infatti in uno stato di degrado con ampie zone di distacco dell'intonaco che facevano intravedere l'armatura della struttura.
Erano inoltre presenti da tempo infiltrazioni di umidità fra il telaio e i vetri. Negli anni settanta l'ufficio tecnico dei monopoli di stato aveva provveduto a sostituire l'infisso originario per ragioni di sicurezza e oggi dopo 40 anni erano necessari nuovi interventi . Tutto il progetto di restauro è stato curato dal servizio tecnico belle arti del Comune con la supervisione della soprintendenza per i beni ambientali e architettonici. Il costo dei lavori che hanno interessato la torre si aggirano intorno alle 70.000euro che vanno ad aggiungersi alle 170.000euro spese nel 2002 per il rifacimento del palcoscenico (103.000euro), dei bagni, della pensilina sopra al foyer e per la bonifica dell'amianto sul tetto del teatro.
Ma l'intervento più significativo è appunto quella che riguarda la vetrata della torre che cerca il più possibile di riproporre l'immagine originaria, così come risulta documentata da foto storiche degli anni quaranta. Le mattonelle di vetro prodotte dalla Seves di Firenze (una delle poche ditte che produce ancora questo genere di materiale) hanno richiesto un'adeguata cura nel montaggio. Lo spessore è di 8 cm, molto di più rispetto a quello usato in origine, proprio per consentire un maggiore isolamento termico e migliorare notevolmente il microclima all'interno della struttura..
La prismatura e la trasparenza lasciano vagamente percepire il doppio strato vetroso, dando così la sensazione di quella tonalità tendente al verde, tipica del vetrocemento di inizio secolo.
Per l'inaugurazione è stata prevista anche una mostra con immagini dell'archivio Foto Locchi e documenti dei lavori di restauro che verranno esposti nel foyer del teatro.
Il complesso architettonico della Manifattura Tabacchi e del dopolavoro, oggi teatro Puccini furono inaugurati ufficialmente il 4 novembre 1940.
La realizzazione degli edifici, oltre il corpo di fabbrica principale, gli opifici i magazzini, gli alloggi ed il Dopolavoro rientrava nel programma complessivo di costruzione di grandi opere pubbliche nelle zone esterne della città, quali lo stadio, la scuola di guerra aerea e l'Istituto Agronomico per l'Oltremare. La costruzione ebbe inizio nel 1933 e fu conclusa nel 1940 su progetto dei tecnici del Monopolio di Stato con un notevole impianto planimetrico ed un'accentuata articolazione volumetrica realizzarono una grande opera di lessico razionalista e con una forte continuità nei caratteri della facciata mediante l'uso del travertino.
Molteplici ipotesi vogliono coinvolti nella progettazione gli esponenti dell'architettura fiorentina dell'epoca - Michelucci, Gamberini, Fagnoni, Cetica- fino al contributo dell'ingegner Nervi titolare dell'impresa costruttrice Il grande corpo di fabbrica su via delle Cascine rivestito in travertino è concluso in prossimità della piazza Puccini dal Dopolavoro, ora teatro Puccini e segnato dalla alta torre rivolta al centro città. L'impianto architettonico del cinema teatro sottolinea con l'andamento curvilineo l'incrocio fra via delle Cascine e la via Tartini, ulteriormente segnato dalla torre in vetro di richiamo alla torre di Maratona dello stadio, l' interno, semplice ed organico, ha mantenuto l'assetto originario nell'organizzazione degli spazi e nelle finiture originarie fatta eccezione per gli arredi e per il recente rifacimento del palcoscenico per esigenze di spettacolo.
All'ingresso, fra i due portali è posto un bassorilievo il cui soggetto è connesso con le attività ricreative. La Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici ha dichiarato il complesso architettonico della manifattura tabacchi di interesse particolarmente importante ai sensi della legge 1089 del 1.6.39 e sottoposto a tutela dal 31 ottobre 1997 con tutte le disposizioni di salvaguardia contenute nella legge stessa. Nel PRG è classificato fra gli edifici con rilevanti caratteri tipologici (classe 3) (art.
20 NTA), zona omogenea F2 (art. 52 NTA). Attualmente l'edificio è passato dalla proprietà della Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, alla società FINTECNA s. p. a ed è in consegna al comune di Firenze attraverso convenzione di utilizzo dall'anno 2001, inoltre il contratto di servizio con l'ASSOCIAZIONE TEATRO PUCCINI, a cui aderisce il comune di Firenze in qualità di socio effettivo, permette lo svolgimento delle attività teatrali. I recenti interventi di restauro sono stati eseguiti con l'obbiettivo di valorizzare l'intera architettura dell'edificio di cui la torre è l'elemento caratterizzante.
I restauri e le trasformazioni degli ultimi anni, hanno teso al mantenimento dei caratteri originari dell'edificio, come le manutenzioni del 2002 con il rifacimento e la messa a norma dei bagni della platea, inoltre le nuove necessità di scena e di spettacolo hanno portato a dover adeguare l'originario palcoscenico alle nuove esigenze sceniche e alla conseguente riorganizzazione della distribuzione dei posti in sala. Il recente intervento sulla torre è stato eseguito con l'obbiettivo di valorizzare l'intera architettura dell'edificio di cui la torre è elemento caratterizzante.