Livorno, 6 marzo 2005 - Il 26 Dicembre 2004 un violento terremoto, seguito da un terrificante tsunami, ha sconvolto i paesi del Sud – Est Asiatico, provocando un numero di vittime enorme e tuttora imprecisato. Anche recentemente un altro sisma di grande intensità ha colpito la stessa zona. Non sappiamo ancora con certezza quali e quanti danni si siano verificati, ma certamente non si è trattato di un evento trascurabile.
Qual’è l’origine di questi fenomeni tanto terribili e devastanti? Perché si sono ripetuti nelle stesse località? E’ possibile prevederli ed evitarli? C’è la possibilità che accada qualcosa di analogo nel Mediterraneo?
A queste e a molte altre domande sull’argomento risponderà il prof.
Roberto Santacroce, ordinario di vulcanologia presso l’università di Pisa, durante la conferenza dal titolo “Terra pericolosa: terremoto e tsunami di Sumatra” che sarà tenuta Venerdì 8 Aprile alle ore 17 presso l’auditorium del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, in via Roma 234 a Livorno.
La conferenza, che fa parte delle manifestazioni indette per la “Primavera della scienza” è stata organizzata dal Comune di Livorno in collaborazione con la SAIt, Società Astronomica Italiana – Sezione di Livorno.
Quest’ultima aveva interpellato il prof. Santacroce per una conferenza di argomento astronomico (vulcani extraterrestri), data, però la dolorosa attualità dei violenti sismi che hanno così recentemente e drammaticamente colpito il Sud – Est dell’Asia, è stato chiesto al professore, che ha cortesemente acconsentito, di trattare questo argomento che si ritiene potrà interessare non solo gli esperti di Geologia, ma anche la cittadinanza tutta.
Il prof. Santacroce, laureato in Scienze Geologiche presso l’Università di Pisa, vi insegna fin dal 1969.
Da allora ad oggi ha ricoperto anche altri numerosi incarichi: responsabile dell’unità di ricerca “Vesuvio”, insegnante di Vulcanologia per il Corso Latinoamericano a Quito, membro del GNV (Gruppo Nazionale di Vulcanologia del CNR), coordinatore della linea “Mitigazione e zonazione del rischio vulcanico”, direttore dell’Istituto Internazionale di Vulcanologia a Catania, direttore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, responsabile scientifico del progetto coordinato di ricerca “Somma Vesuvio”, membro della commissione “Grandi rischi” per la Protezione Civile, presidente della commissione “Mitigation of vulcanic disasters” della Associazione Internazionale di Vulcanologia e Chimica dell’interno della Terra, infine nel 2004 è stato insignito dell’ordine del Cherubino dell’Università di Pisa.
Il professore ha al suo attivo più di 120 pubblicazioni, l’ultima delle quali, scritta in collaborazione con il prof.
Franco Barberi e intitolata “Terra Pericolosa” è di recentissima pubblicazione.