“Parenanu” in lingua wolof significa “siamo pronte”. Questa espressione ha dato il nome ad uno studio su un’esperienza economica molto particolare che vede protagoniste le donne nel Senegal, un’impresa per la trasformazione del pesce in una zona costiera nei pressi di Dakar.
Autrice dello studio è una ricercatrice di antropologia all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, Diye Ndiaye, che è anche membro del gruppo di ricerca della rete europea Euronet contro le mutilazioni genitali femminili.
Sabato 5 marzo, alle 10.30, Diye Ndiaye sarà l’ospite d’onore di un incontro organizzato sul tema “Parenanu: etnografia di un’impresa economica di donne in Senegal”, organizzato dall’assessorato provinciale alle Pari opportunità.
Fra gli altri interventi previsti, insieme a quelli di esponenti delle categorie economiche e dell’ambasciatore del Senegal in Italia, quelli della presidente del Gruppo d’interesse economico “Pencum Senegal”, M’bathio Niang, della presidente del Cospe, Maria Omodeo, e di Mila Busoni, dell’Università di Firenze. Sarà presente l’assessore alle Pari opportunità della Provincia di Firenze, Marzia Monciatti.