FIRENZE - Tantissimi i fiorentini accorsi in Duomo a Firenze per dare il loro ultimo saluto al poeta e sentore a vita Mario Luzi. Il cardinale di Firenze, Ennio Antonelli, ha officiato l'omelia per il poeta. Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha lasciato il Duomo visibilmente commosso.
Erano già state distribuite le prime copie in libreria quando la stampa ha battuto la notizia della morte di Mario Luzi. Dopo una prima edizione (1000 copie) del dicembre 2004, andata subito esaurita in prenotazioni, a febbraio si era dato il via a una seconda edizione riveduta e corretta, che Luzi aveva da pochi giorni ricevuto.
"Abbiamo sfogliato insieme il libro appena una settimana fa: era commosso di aver ripercorso la sua vita a ritroso e me ne ha chieste alcune copie da regalare agli amici": queste le parole di Anna Maria Biscardi, autrice di Mario Luzi. Note di vita dall'archivio della memoria, un volume nel quale ha trascritto le lunghe conversazioni intrattenute negli ultimi mesi con il Poeta a proposito della sua vita. Un'intera esistenza, dunque, raccontata in una sorta di intimo colloquio tra la Biscardi e il Poeta che, sempre trasparente ed esplicito nell'esprimere le proprie idee, sia poetiche sia politiche, era stato però molto riservato nel raccontare la sua vita privata, almeno fino all'incontro con l'autrice.
Il volume narra l'infanzia di Luzi nella campagna toscana, dove il nonno Giuseppe possiede un podere, gli anni dell'adolescenza trascorsi a Firenze, dove finisce il liceo e frequenta l'università, prima a Giurisprudenza e poi a Lettere, la frequentazione della corrente ermetica fiorentina fino agli anni della maturità, quelli che tutti conoscono ma che, raccontati dal Poeta attraverso aneddoti poco noti, acquistano una nuova dimensione, più intima, più personale.
Il volume, edito da Polistampa (pp. 152, Euro 14,00), è illustrato con belle immagini tratte dall'album di Luzi.
L'autrice afferma di aver raccolto in questo volume "elementi particolari, atti a rappresentare un Mario Luzi per molti scorci o visuali inedito, emblematico specialmente per i giovani, perché instancabile artefice di se stesso". L'opera, grazie alla fedeltà mantenuta nei confronti della voce narrante, è intessuta dello spirito poetico di Mario Luzi: numerosi brani ricalcano le sue opere, quasi come fossero citazioni, tracce lasciate per gli amanti della sua produzione poetica.
"Il libro non discrimina tra realtà e invenzione" scrive Sergio Zavoli nella prefazione "è la somma di quanto ella ha potuto indagare.
Non sottrae nulla alla verità, né la mette in dubbio, ma semplicemente vi si aggiunge. Del resto, su questi registri più delicati l'autrice ha una mano così leggera che la stessa materia ne riceve un peso quasi inavvertibile". La fedele descrizione della vita di Luzi e delle sue relazioni con gli amici Oreste Macrì, Carlo Bo, Piero Bigongiari, Alessandro Parronchi, Elio Vittorini, Ottone Rosai, Renato Guttuso, ci restituisce lo spaccato della vita culturale italiana della metà del secolo scorso.