Una microvettura supertecnologica come soluzione innovativa da abbinare al trasporto nautico più esclusivo: la proposta della giovane azienda italiana SLC (Super Light Cars) si chiama k200. E’ un prodotto che per caratteristiche si inserisce concettualmente sulla scia della progressiva diffusione sui mercati internazionali dei materiali compositi avanzati, sviluppo che interessa direttamente anche il settore nautico. Presentata in questi giorni a Carrara alla rassegna della componentistica per la nautica Seatec 2005 in occasione delle tre giornate organizzate dalla rivista Via Mare e da Assocompositi, la K200 ha riscosso un enorme successo.
Di fatto, le peculiarità che rendono la k200 una vettura assolutamente innovativa nel suo genere vanno ricercate soprattutto nell’ambito dei materiali e derivano della stretta collaborazione e dal continuo scambio di informazioni fra SLC e ATR GROUP, azienda leader nel settore dei materiali compositi in fibra di carbonio, che ha fornito un apporto rilevante non soltanto come fornitrice, ma principalmente in qualità di consulente progettistico, già a partire dalla fase di elaborazione tecnica del progetto.
k200 è unica sul mercato per il mix di caratteristiche che presenta, non ultima la possibilità anche per i sedicenni di guidare il veicolo con patentino A1(si guida anche con patenti A e B), e le sue specificità la rendono una soluzione snella e funzionale come auto di servizio da imbarcare sui grandi yacht, quasi fosse stata concepita appositamente per questa mansione particolare: le dimensioni ridotte al minimo (lunghezza massima 2507 mm, larghezza massima 1400 mm, altezza massima 1140 mm, passo 1700 mm), una leggerezza ineguagliabile sul mercato (massa a vuoto 300 kg.
massa massima 535 kg, peso telaio 42 kg.) ed infine lo stile sportivo nell’estetica e nella guida tramite l’inserimento di componenti particolari come le porte con apertura ad elitra ed il cambio sequenziale al volante.
Queste specifiche strutturali dipendono anche dal fatto che per le componenti costitutive di k200 è stato scelto il composito in fibra di carbonio, così da poter sfruttare i vantaggi di elevata resistenza alla torsione (che conferisce rigidezza), l’ottima tenuta di strada e un’importante resistenza alla fatica, il tutto combinato al già citato abbattimento dei pesi.
Con questa tecnologia, inoltre, è stato possibile realizzare strutture le cui varie parti sono concepite in modo specifico per il compito al quale sono demandate, delineando “flessibilità” assoluta durante la progettazione. Lo scheletro della k200, per intenderci, è stato realizzato dagli stessi professionisti di ATR GROUP che hanno costruito le scocche delle più blasonate supercars: (Ferrari Enzo, Porsche Carrera GT, Maserati MC12).
Nella fattispecie tecnica, il telaio è una struttura a sandwich realizzata principalmente con fibra di carbonio preimpregnata in una matrice epossidica.
La presenza di honeycomb (nido d’ape) garantisce un aumento di rigidità senza penalizzarne il peso, contribuendo oltretutto alla resistenza agli sforzi di taglio. Il progetto si è sviluppato seguendo le più sofisticate ed innovative tecniche del settore, evitando ad esempio qualsiasi tipo di incollaggio “a freddo” dei sottogruppi, optando per assemblaggi a caldo in autoclave. La scocca della k200 può dunque considerarsi una struttura monolitica priva di elementi di importanza strutturale incollati a posteriori.
Gli inserti strutturali, anch’essi molto leggeri e resistenti, sono fatti in leghe metalliche e fungono da attacco per parti principali come sospensioni, motore, portiere, ecc.
Anche la carrozzeria è stata realizzata completamente in materiale composito. La sicurezza è evidentemente uno dei concetti guida del progetto e gli elementi strutturali che la compongono sono: per la sicurezza attiva, la tenuta di strada (baricentro a 400mm da terra e controllo cinematico delle ruote anteriori), la qualità della componentistica delle sospensioni e del gruppo ruota, la capacità di accelerazione di ripresa e di velocità adeguate al mezzo, il tipo di sterzata sportiva e i freni a 4 dischi; per la sicurezza passiva, oltre ai materiali componenti già descritti, vi sono strutture di tipo“crash box“ in kevlar per la parte anteriore, porte in carbonio con sistema antintrusione, doppio arco trasversale e collegamento longitudinale “scatolati” in carbonio, ed infine l’utilizzo di verifiche tramite calcoli FEM sulla risposta all’impatto, a ulteriore dimostrazione della scrupolosità del progetto.
k200 di SLC, con le sue particolarità, si inserisce perfettamente nell’ottica del “nuovo lusso”, e si propone presso quei consumatori esigenti che oggigiorno, anche a causa della globalizzazione internazionale del mercato dei consumi, devono rivolgersi ai mercati di nicchia per scovare oggetti che siano prima di tutto esclusivi, ma che garantiscano comunque le giuste qualità estetiche e strutturali.