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Inquinamento luminoso: alla Conferenza regionale sull’energia 12 progetti ecoefficienti
In provincia di Arezzo si pensa alla realizzazione di impianti eolici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2005 23:31

firenze- Oltre allo sviluppo delle rinnovabili, il nuovo Piano regionale di indirizzo energetico ha come asse portante la politica della domanda e della stabilizzazione dei consumi, una novità che supera le tradizionali impostazioni in base alle quali gli scenari di evoluzione dei consumi energetici erano stati assunti fino a oggi come variabile indipendente. “In un’ottica di stabilizzazione dei consumi non bastano i cosiddetti decreti sull’efficienza energetica del 20 luglio 2004, sono necessarie ulteriori azioni volte a ridurre i consumi, sia elettrici che energetici – afferma l’assessore Franci - In questo ambito si collocano ad esempio le politiche di risparmio nell’illuminazione pubblica, un settore in cui la Regione si è mossa precocemente, elaborando delle linee guida regionali sull’inquinamento luminoso e stanziando finanziamenti ad hoc”.

Per incentivare modifiche agli impianti di illuminazione urbana ai sensi delle linee guida, e dunque per ottenere sia un risparmio energetico che la tutela dei centri urbani dall’inquinamento luminoso, la Regione ha stanziato 500 mila euro da assegnare tramite un bando (chiuso nel novembre 2004) a progetti di impianti di illuminazione pubblici a basso consumo e a basso inquinamento luminoso. Si tratta della prima applicazione delle linee guida sull’inquinamento luminoso. Le domande ammesse ai finanziamenti regionali sono dodici, relative a progetti “ecoefficienti” in varie parti del territorio toscano.

Sei progetti sono stati proposti dalla società di servizi Intesa per modificare ai sensi delle linee guida elaborate dalla Regione gli impianti di illuminazione urbana dei seguenti comuni: Siena, Castiglione d’Orcia, Terranova Bracciolini, Castelnuovo Berardenga, San Gimignano, Monticiano. Due progetti, presentati da Toscana Gas, riguardano gli impianti di illuminazione dei comuni di San Giuliano Terme e di Pietrasanta. Nell’elenco degli ammessi figurano anche due progetti, targati Silfi, per il comune di Firenze (per il centro storico e la zona del Romito) e uno per il per il comune di Scandicci, presentato da Enel Sole.

Approvato anche un progetto per Carmignano della Energon e per Marciana Marina di Esco Tuscia.
“E’ chiaro – conclude Franci – che una politica energetica fondata su questi assi di intervento implica un ruolo essenziale degli enti locali e delle loro politiche, strettamente integrate come quelle territoriali, economiche, dei servizi pubblici e ambientali. Ed è anche una valorizzazione delle tante imprese toscane all’avanguardia nel settore tecnologico”.

E’ il frutto del lavoro che la Provincia di Arezzo, con la consulenza dell’Università di Perugia, ha svolto in questi mesi con l’obiettivo di arrivare a sottoscrivere l’accordo volontario territoriale previsto dal programma di tutela ambientale della Regione Toscana.All’accordo si è giunti attraverso un percorso condiviso fra alcuni enti locali interessati che sono stati le Comunità Montane del Casentino, del Pratomagno e della Valtiberina ed i Comuni di Arezzo e Cortona.

Il documento individua tre aree del territorio provinciale riconosciute come vocate alla realizzazione di impianti eolici, nel rispetto di fattori condizionanti specifici, precisati dal documento stesso per ciascuna area, e di quelli, eventuali, disposti nell'ambito della procedura di valutazione di impatto ambientale. I tre siti sono stati individuati in Pratomagno a Montemignaio, con un massimo di quindici pale eoliche, comprese le tre già esistenti, da realizzare come potenziamento dell'unico campo eolico oggi esistente e funzionante in Toscana, con l'obbligo di collocare i nuovi aerogeneratori prioritariamente nella zona posta a nord rispetto a quelli già esistenti; in Alpe di Poti, Arezzo, per un numero massimo di sette aerogeneratori; presso il Poggio dei Tre Vescovi a Badia Tedalda, per un numero massimo di nove aerogenatori, per una potenza installabile che potrebbe attestarsi ad oltre 30 MW.

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