Dal 22 gennaio al 22 febbraio si terrà presso l'Archivio di Stato di Firenze la prima mostra dedicata all'architettura Sovietica del periodo dell'Avanguardia, intitolata "Vhutemas: Project of Soviet Avant-Garde, from the Collection of Museum by Moscow. Quando nel 1918 , si sancì l’abolizione della proprietà privata del suolo e dei mezzi di produzione in Urss , uno dei primi atti fu compiuto dagli architetti che si assunsero in prima persona la responsabilità dell’edificazione di una nuova città ( la capitale fu trasferita da Pietroburgo a Mosca, che doveva in parte essere riedificata e ampliata )e di un’architettura basata su nuovi rapporti di lavoro e di conoscenza.
In Urss vi fu, nella realizzazione del nuovo mondo, un deciso rifiuto di qualsiasi tipo di visione settoriale , verso l’unificazione metodologica delle varie scale di progettazione, dall’urbanistica alla grafica, e attraverso i vari elementi che costituiscono un ambiente urbano. In qualche modo l’architettura sovietica tentò di operare una vera rivoluzione e di seguire, in qualche modo le parole di Majakovskij :“Cambiar di giaccia fuori,è poco, compagni! Rivoltatevi di dentro! ” Adesso la mostra in programma all’Archivio di Stato,realizzata con il sostegno della Ford Foundation di Mosca e grazie al contributo offerto da Vivahotels, Art in our Heart, Fleming Youth, Worldsitehotels, Nardini Editore e Natali Multimedia, ci permette di conoscere meglio il fervore, i progetti, l’utopia di quella che sarebbe stata di lì a pochi anni un’avanguardia “tradita”.
La mostra presenterà una raccolta di 40 progetti architettonici e foto originali, oltre che una rassegna di filmati, modelli e installazioni virtuali risalenti agli anni '20, che hanno fatto del "Vhutemas" uno dei centri vitali dell'Avanguardia architettonica russa. Sarà così possibile ricostruire uno scorcio della Russia all'indomani della Rivoluzione d'Ottobre, che contribuisca ad accrescere la conoscenza delle esperienze maturate nel periodo e che la distanza politica con l'occidente ha frenato per circa 70 anni.
Le riproduzioni e i filmati provengono dall'importante documentazione conservata presso il Museo Markhi, Moscow Architectural .
Alessandro Lazzeri