La mostra fotografica “Gli occhi dell’innocenza”, organizzata da Consiglio regionale toscano e Ansa, verrà inaugurata domani 27 novembre, alle ore 12.00, nella Sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi con un dibattito sui bambini in guerra al quale partecipano Riccardo Nencini, presidente dell’Assemblea toscana, il segretario questore Franco Banchi, Pierluigi Magnaschi, direttore dell’Ansa, Francesco Carrassi, direttore della Nazione, Massimo Alberizzi, inviato speciale del Corriere della Sera in Africa, e i fotografi Mario Boccia, da poche ore tornato in Italia dalla Sierra Leone, e Oliviero Toscani.
75 fotografie dell’agenzia Ansa raccontano il dramma dei più piccoli nei conflitti moderni. Dal massacro della scuola russa di Beslan, alle tragedie quotidiane di Iraq, Medio Oriente e Cecenia, ai conflitti dimenticati dell’Africa, dove i ragazzini diventano troppo presto soldati, costretti a gettare i giocattoli e imbracciare i fucili. L’evento è inserito nel programma della Festa della Toscana 2004, dedicata ai bambini in situazioni di guerra e aspettative di pace. “Tutti gli anni celebriamo la lotta senza incertezze e senza quartiere per difendere e tutelare i diritti umani e fra essi un diritto fondamentale e irrinunciabile, il diritto alla vita”, ha detto Nencini.
“La Festa della Toscana quast’anno è dedicata all’essere più elementare, quello che nessuno può considerare un ‘nemico’, il bambino. Egli è lo stesso archetipo della responsabilità dell’uomo, il titolare dei massimi diritti. La via della pace passa attraverso la tutela, la protezione, l’amore per i bambini”, ha aggiunto il presidente. “C’è chi dice che l’orrore deve essere nascosto. Questa mostra invece si propone di farlo vedere. Senza compiacimenti, intendiamoci bene, ma anche senza sconti”, ha affermato Magnaschi.
“Gli orrori qui fotografati non si propongono di stimolare il voyeurismo ma di far crescere l’indignazione civile, trasformandola in una consapevolezza umana e in un conseguente impegno culturale e politico contro lo sfruttamento dei bambini. Non possiamo – conclude il direttore - ammettere che siano violentate le radici dell’umanità”. La mostra si apre con il messaggio di Nencini e Magnaschi, segue un planisfero capovolto con i dati sulle piccole vittime dei conflitti. Come i 300mila bambini arruolati nel mondo da eserciti nazionali o gruppi armati, i 4-5 milioni di invalidi, i 10 milioni che hanno subito gravi traumi psicologici.
Il percorso fra le immagini si chiude con una speranza: la Convezione Unicef sui diritti dell’Infanzia. 54 articoli, mai rispettati se si guarda alle foto dell’Ansa, ma che comunque esistono e rappresentano principi ai quali i cosiddetti “grandi” devono attenersi. La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta dal 27 novembre all’8 dicembre.