Da tredici anni l'associazione presenta il suo più importante appuntamento annuale "Autrici a Confronto"; un'iniziativa ideata per indagare la scrittura teatrale delle donne alla ricerca di nuovi percorsi e nuovi linguaggi. In tutti i casi la drammaturgia interpretata si alternerà alle presentazioni e ai dibattiti inducendoci ad un viaggio attraverso la parola scritta dalle donne per il teatro. Il centro di drammaturgia agisce come centro d'iniziativa e collabora con strutture italiane ed europee.
Attualmente il catalogo dell'archivio dei testi (che viene stampato ogni anno in occasione di Autrici a Confronto) contiene schede con notizie dettagliate, utili alla messa in scena, di circa 700 testi di teatro contemporaneo, alcuni già rappresentati, altri vivi solo sulla carta, pochissimi quelli pubblicati, moltissimi quelli letti durante le precedenti edizioni del festival, una ventina quelli messi in scena, cioè prodotti dallo stesso Teatro delle Donne.
Da qualche anno abbiamo avviato anche un’altra pubblicazione, l’annuario delle autrici di teatro, uno strumento unico in Italia, rivolto alle autrici e agli operatori del settore ma anche alle donne, agli studenti, a tutti quelli che hanno curiosità di conoscere chi scrive per il teatro.
Il festival ha il compito di documentare l'ampiezza e la creatività esistente intorno al tema della cultura della differenza e quest’anno farà il punto della situazione mettendo a confronto la scrittura teatrale con le altre scritture contemporanee, con una particolare attenzione a quella musicale.
L’importante innovazione della nostra attività per l’anno 2004 è stata l’inaugurazione dal mese di gennaio della SCUOLA NAZIONALE DI SCRITTURA TEATRALE diretta da Dacia Maraini, presso il Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze).
Scrivere per il teatro oggi, in Italia, è quasi una scommessa. Sicuramente una passione che troppo spesso viene delusa o abbandonata per seguire altre forme espressive (narrativa, cinema, televisione) che danno maggiori soddisfazioni e gratificazioni. Perché nel nostro paese il teatro è recitazione, ritmo, immagine, ma soprattutto regia.
E’ proprio il non dare sufficiente importanza al testo scritto che impoverisce il nostro teatro privandolo di un apporto essenziale, dell’anima stessa di uno spettacolo teatrale.
Nel più ampio contesto della collaborazione storica che lega il Teatro delle Donne a Dacia Maraini, adesso direttrice e coordinatrice della Scuola di Scrittura Teatrale con sede al Teatro Manzoni di Calenzano, si collocano alcune delle proposte del festival.
“Passi affrettati” è una specifica iniziativa che verrà dedicata il 29 ottobre al Teatro Goldoni di Livorno ad alcune testimonianze raccolte nel mondo e elaborate in testo teatrale da Dacia Maraini, sul tema della violenza alle donne.
Su questa difficile ma importante tematica si terranno sia le letture, che coinvolgeranno 7 fra attrici e attori, che un momento di confronto e dibattito. In scena: Piera Degli Esposti, Lunetta Savino, Carlina Torta, Barbara Amodio, Ilaria Cristini, Giuseppe Moretti, Vincenzo Preziosa. Con passi affrettati le donne si allontanano da esperienze di dolore e di discriminazione. Ma troppo spesso questi passi vengono fermati, trattenuti, inchiodati e fatti ripercorre nel senso inverso. Da questa osservazione nasce la breve e dolorosa panoramica, ispirata a fatti veri, denunciati anche da Amnesty international, di questo testo, che vuole essere una testimonianza, una denuncia ma anche un atto di simpatia e di attenzione verso tutte quelle donne che ancora sono prigioniere di un matrimonio non voluto, di una famiglia violenta, di uno sfruttatore, di una tradizione, di una discriminazione storica difficile da superare.
Queste e altre considerazioni saranno anche oggetto di un momento di riflessione sul tema.
E’ previsto invece il 4 novembre il debutto in prima nazionale della nuova produzione del Teatro delle Donne, “Norma 44” dramma in due tempi di Dacia Maraini. Il testo è stato rappresentato finora soltanto in Germania ed è un’interessante e difficile prova perché musica lirica e drammaturgia si alternano, richiedendo alle interpreti notevoli capacità canore e attoriali.
Un testo ambientato in un lager nazista nel 1944, sessanta anni fa.
Un dialogo di grande tensione, di forte impatto e di solido impegno civile sulla Memoria dell’Olocausto, la cui regia è affidata a Stefano Massini, che aveva già affrontato il dramma della Shoah con la regia de “Il Diario di Anne Frank”. Con lunghi brani dall’opera di Bellini, fra cui l’intera aria “Casta diva”. L’Olocausto raccontato da Dacia Maraini e Stefano Massini avrà il profilo di un inverno grigio immerso fra la polvere e la nebbia, fra il gelo del ghiaccio e il ferro del filo spinato.
Sarà un Olocausto di bagliori sinistri che filtrano fra le fessure di legno di una baracca, un Olocausto che assume quasi il sembiante di un incubo tanto inquietante quanto assurdo, incongruo, sleale. Un incubo perverso come la folle pretesa di cantare Bellini mentre, là fuori, si fa la coda per morire.
Lo spettacolo inaugura anche la terza stagione del Teatro delle Donne al Teatro Manzoni di Calenzano, (4-5-6 novembre 2004).
Altra storica collaborazione quella del Teatro delle Donne con Lucia Poli che presenterà a Livorno al Teatro La Goldonetta il suo nuovo spettacolo scritto insieme a Lidia Ravera e Remo Remotti.(10 novembre 2004)
“Conversazioni sul tempo” è l’incontro drammaturgico di vari generi come la musica, la danza, la prosa, la filosofia; è un concerto – saggio - atto unico, un gioco teatrale, insomma un guazzabuglio di riflessioni attorno al Tempo: tema “caro alle donne”, così quotidiano e così indefinibile, che coinvolge tutti e tutti governa.
Il tempo è un passo di danza, ma è anche lo spazio di una vita.
Il tempo che trascorre è una ruga in più sulla faccia, ma è anche la cavalcata della storia.
Presenteremo al Teatro di Rifredi di Firenze (18-20 novembre) il nuovo spettacolo di Lucia Poli “Chanson Colette”, scritto da Lucia Poli e Valeria Moretti. Tra l’autrice romana e l’attrice fiorentina, continua il sodalizio nato nel 1993, quando a quattro mani avevano scritto Lettere d’amore; del 2002 è la drammaturgia su Le sorelle Bronte. Sempre in bilico fra teatro e letteratura il testo presenta una Colette ormai matura che rievoca l’esperienza del music-hall insieme ad una compagna di quegli anni e di quel mondo: l’impegno, la fatica, la solitudine e la promiscuità, le canzoni, le pantomime, i numeri che venivano eseguiti in scena e anche ciò che accadeva dietro le quinte.
Così alle parole si mescolano divertenti giochi, travestimenti ed esibizioni.
Due giornate in dicembre verranno dedicate a Janis Joplin e alla sua musica con un testo teatrale e un convegno sulla leggendaria rock-blues, star della contro-cultura anni ’60. Il testo teatrale di Elena Pugliese “A woman left lonely” ne ricostruisce la difficile adolescenza nella provincia texana, le disperate ribellioni fino al successo graffiante e viscerale e al tragico decesso per overdose. Le musiche sono interpretate dall’ attrice e cantante Maria Grazia Solano e dal gruppo musicale Supershock, rock band della scena underground torinese.
Altri testi verranno presentati in lettura e mise en espace nell’ambito della “vetrina” di Autrici a Confronto presso il Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze) e a Livorno verrà presentato “Piccole Mosse”, testo di Valeria Moretti dedicato al rapporto fra Virginia Woolf e Vita Sackeville West.