Firenze - Una singolare quanto positiva unanimità della critica ha salutato le proposte del 67° Maggio Musicale Fiorentino appena conclusosi, ma è stato il pubblico l'autentico vincitore di questa edizione del Festival: nonostante le scelte artistiche obiettivamente più "difficili" degli anni scorsi - I Maestri cantori inaugurali, le celebrazioni per Dallapiccola, gli omaggi a Berio e Donatoni con Boulez, l'inedito vivaldiano e gli altri titoli di due mesi esatti di programmazione -, gli spettatori sono aumentati, toccando la ragguardevole cifra di 38.901 presenze paganti rispetto alle 38.417 del 2003, di cui ben 10.800 da abbonamenti (confrontate alle 8.500 dell'anno precedente).
                           Pressoché pari 
gli incassi: 1.130.000 euro quest'anno, contro un 
milione e 153.
Soddisfazione è dunque emersa dall'incontro che 
il Sovrintendente del Teatro del Maggio Giorgio 
van Straten e il Direttore Artistico Gianni 
Tangucci hanno voluto per trarre con i 
rappresentanti della stampa un primo bilancio del 
Festival, che dal 2005 avrà definitivamente una 
data fissa e sempre uguale d'inizio - il 30 
aprile - che potrà così diventare un appuntamento 
memorizzabile per tutti gli appassionati come lo 
è l'inaugurazione della Stagione scaligera; ma 
anche per presentare l'imminente apertura del 
cartellone estivo che si svolge nel Giardino di 
Boboli.
Grazie al nuovo Teatro della Meridiana progettato 
da Quirino Conti e  inaugurato un anno fa, e alla 
collaborazione con la Soprintendenza al Polo 
Museale, torna dopo quasi vent'anni in quella 
magica cornice l'opera lirica, e la scelta è 
caduta sul frizzante "Viaggio a Reims" di 
Gioachino Rossini, anche in occasione del 
cinquantesimo anniversario del gemellaggio fra 
Firenze e la città francese: dal 1° all'8 luglio 
, ogni sera a prezzi popolari ( 15 euro, ridotti 
10), fiorentini e turisti potranno sentirsi parte 
della famiglia de' Medici, e prendere idealmente 
possesso del giardino-museo di Palazzo Pitti 
altrimenti precluso la notte.
                          
                           Dal 14 al 23 
luglio, poi, all'opera subentrerà la danza, con 
la dirompente "Sagra della primavera" 
coreografata dal 'mostro sacro' del balletto 
contemporaneo John Neumeier.
E se qualcuno poteva ipotizzare che l'Orchestra, 
il Coro e il Corpo di Ballo del Maggio Musicale 
Fiorentino al termine del Festival andassero in 
vacanza, ecco invece la conferma di un'attività 
che non conosce soste: i complessi artistici sono 
infatti ospiti delle altre varie rassegne toscane 
e italiane.
Mercoledì 30 giugno il Coro del Maggio è al 
Teatro Romano di Fiesole dove, nell'ambito della 
57^ Estate Fiesolana ripropone il fortunatissimo 
programma di musiche argentine - fra cui 
Piazzolla e la celebre Misa Criolla - intitolato 
"Aires del sur" diretto da José Luis Basso; il 10 
luglio  alla Settimana Musicale Chigiana tributa 
un ulteriore omaggio a Luigi Dallapiccola e a 
Goffredo Petrassi; il 12 replicano a Fiesole il 
concerto di chiusura del Maggio con Oren che 
dirige Verdi, Puccini e Bernstein; il 16 
l'Orchestra partecipa per la prima a volta a 
"Michelangiolesca" con un programma tutto 
americano ( Gershwin, Grofé e Bernstein diretti 
da Steven Mercurio) che ne conclude il cartellone 
nell'ambito dell'Estate Fiorentina promossa dal 
Comune di Firenze; infine MaggioDanza, invitata 
da due festival internazionali di balletto, porta 
il 28 luglio a Roma, a Villa Massimo per la 14^ 
edizione di "Invito alla danza", coreografie di 
Forsythe, Mancini e Uotinen, e al Teatro Rossini 
di Civitanova Marche una prima italiana dello 
stesso Giorgio Mancini, Direttore della 
Compagnia, dal titolo "Incontro", oltre a Le 
Silfidi e Ballet Pathetique.
La Stagione 2004/2005 a Firenze si inaugurerà il 
24 settembre con "Kovancina" di Mussorgskij 
diretta da James Conlon; è in corso la campagna 
abbonamenti, mentre la vendita dei biglietti per 
tutti gli spettacoli previsti da settembre alla 
fine dell'anno si aprirà il 14 settembre.