firenze- “Accolgo con viva soddisfazione la sentenza della Consulta che sancisce un principio per noi fondamentale: senza le Regioni il governo non può disporre sanatorie sugli abusi edilizi. In questo modo vengono di fatto annullati gli effetti del condono e si rende necessaria una nuova normativa. E’ proprio ciò che auspicavamo”. Così il presidente della Regione Toscana Claudio Martini commenta la sentenza della Corte Costituzionale sul condono edilizio. La Toscana era stata una delle Regioni a ricorrere alla Consulta contestando la legittimità del provvedimento voluto dal governo: “Secondo quanto si è appreso – prosegue Martini - la sentenza stabilisce che lo Stato deve limitarsi a fissare i principi del condono in una legge quadro, mentre spetta alle Regioni stabilire ciò che si può condonare e con quali sanzioni.
In pratica questo fa sì che l’impianto dell’attuale condono, che era stato introdotto dal governo senza alcuna concertazione, viene smontato e che il governo debba ripartire da capo, con una legge da sottoporre al parlamento”. “Certo - evidenzia ancora Martini - non tutte le nostre richieste sono state accolte. Per esempio la sentenza stabilisce che, comunque, in linea di principio, il condono sia ammissibile. Ma la sostanza è per noi estremamente positiva: il condono viene di fatto cancellato.
Si riparte da capo. E le Regioni, sul proprio territorio, potranno dire la loro”. (mo)