Cinque paesi, Italia, Danimarca, Paesi Bassi, Germania e Spagna, e cinque aree in Europa analizzate per quasi tre anni alla ricerca di un nuovo approccio allo sviluppo locale che sappia conciliare l’economia con l’ambiente. Questo, in estrema sintesi, è “Innesto”, il progetto cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del quinto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico, che si compie il 28 e 29 Giugno con la conferenza finale programmata a Poppi presso il Castello dei Conti Guidi.
L’obiettivo dell’appuntamento fissato in Casentino è quello mettere a confronto esperti e amministratori delle nazioni coinvolte sui risultati del lavoro fatto in questi anni per testare, in cinque aree europee, metodi e strumenti per la progettazione di scenari locali che uniscano la pianificazione aziendale con quella territoriale, riducendo i costi economici, sociali ed ambientali della logistica, dei trasporti e della mobilità. Tra le aree individuate per la sperimentazione c’è anche il Casentino, territorio che per le sue peculiari caratteristiche vede convivere un patrimonio ambientale di straordinario valore con una realtà produttiva, fatta di piccole e medie imprese, che non ha mai rinunciato ad un corretto sviluppo.
Un progetto nel quale sono stati investiti oltre un milione di euro, di cui 700.000 messi a disposizione dalla Commissione Ue. A gestire il tutto è stato un consorzio europeo di ricerca nel quale sono coinvolti sei partner pubblici e privati tra cui, per l’Italia, la Provincia di Arezzo. Accanto al soggetto pubblico, l’Italia è rappresentata anche da uno privato, lo Studio Ricerche Sociali di Firenze, che è anche coordinatore europeo del progetto.