Carrara – “Come ha fatto una donna a ottenere un incarico del genere in una terra maschilista come l’Arabia? Per prima cosa non sapevano che il progettista era una donna. Ma quando lo hanno saputo, devo dire di aver ricevuto solo manifestazioni di ammirazione e stima. Al punto che mi hanno appena dato un nuovo incarico importante”.
Premiata oggi con il Marble Architetural Award, il prestigioso Oscar degli architetti assegnato da CarraraMarmotec, la grande fiera del marmo in programma fino a domani, l’architetto cino-americana Hazel W.
S. Wong ha firmato a Dubai le Hemirates Towers, 350 metri svettanti sul deserto, due fiammeggianti scimitarre triangolari di vetro, cemento, acciaio e marmo di Carrara. Laurea al MIT, incarico di direttore regionale per il Medio Oriente dello studio di progettazione internazionale RMJM, l’architetto Wong sta ora progettando una terza Hemirates Tower alta circa 400 metri, anche questa a forma di triangolo.
“Le forme a cui mi sono ispirata”, spiega, “sono due simboli ricorrenti dell’iconografia araba: il triangolo, che rappresenta sole, luna e terra, e il cerchio, che rappresenta l’eternità.
La sezione delle torri è appunto un cerchio all’interno di un triangolo equilatero. Un concetto strutturalmente molto solido, alleggerito da un taglio obliquo alla sommità che accresce lo slancio verso il cielo. Peraltro le torri si contrappongo in modo dinamico, ovvero aggirandoli, sembrano danzare uno spettacolare pas de deux in un gioco di prospettive, luce e ombre”.
Progettato nel 1995, il complesso è stato realizzato nei tre anni tra il 1998 e il 2000. “Al concorso hanno partecipato otto importanti studi”, ricorda l’architetto Wong, “A comunicarmi la vittoria è stato lo stesso principe ereditario e ministro degli esteri di Dubai, lo sceicco Muhammed bin Rashid al Mektoum.
Mi strinse la mano, si complimentò e confesso di essermi sentita molto onorata. Dopo non ricordo particolari difficoltà. Il nostro studio, disseminato tra Canada, Medio Oriente e Australia, era sempre all’opera. Ad ogni ora del giorno c’era sempre qualcuno, nel mondo, che lavorava al progetto. Dicevamo perciò che sulle Hemirates Towers non tramontava mai il sole”.
Trattandosi di un progetto con largo uso di pietra naturale, occorreva anche farla arrivare dai cinque continenti. Dalla Cina, dalla Finlandia, dallo Zimbabwe e ovviamente da Carrara.
Gli unici due problemi: rispettare il budget (segretissimo) e i tempi di consegna: “Stare nei tempi ha richiesto in realtà un importante sforzo organizzativo. C’è stato un periodo in cui al cantiere lavoravano anche 5000 persone al giorno suddivise in tre turni. Si trattava per di più di realizzare le due torri con materiali diversi: in cemento quella dell’hotel, per assicurare una maggiore in sonorizzazione tra gli ambienti, in acciaio-cemento l’altra. Comunque il risultato è valso la pena.
Il progetto ha avuto molto successo. Oggi sono state superate in altezza da nuove costruzioni, ma nel 2000 le due torri erano le decime più alte del mondo”.
CarraraMarmotec ha premiato con il Marble Architectural Award anche il 96enne architetto Muhammad Kemal Ismail, progettista delle nuove grandi moschee della Mecca e di Medina.