Secondo stime condotte dalla Commissione europea lo sviluppo significativo della domotica è previsto entro l’anno 2005.
“Casa Futura: prospettive ed applicazioni della Domotica”, cioè l’impiego delle nuove tecnologie e sistemi automatizzati nelle abitazioni, capaci di risolvere le mille difficoltà, che soprattutto gli anziani e le persone con problemi motori o sensoriali incontrano, è il tema del convegno, mercoledì 26 maggio presso l’Aula Magna dell’ ITI-IPIA "Leonardo da Vinci" in Via del Terzolle, 91 a Firenze.
Parteciperanno esperti del settore e il convegno sarà aperto da Davide Filippelli Assessore al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali della Provincia di Firenze.
Il convegno conclude il progetto “Domotica L'edificio intelligente”, ne parlerà Antonio Chini, Docente dell’ ITI "Leonardo da Vinci", il corso che si è svolto da Ottobre 2003, finanziato dalla Provincia di Firenze con contributi del Fondo Sociale Europeo, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Regione Toscana, e finalizzato alla formazione di tecnici esperti in domotica e nell'automazione dei sistemi di rete dell'edificio.
Domotica, neologismo che nasce dal connubio tra domus cioè casa e informatica, indica quelle tecnologie al servizio della casa; per renderla più sicura, più comoda, più confortevole, più accessibile, più personalizzabile.
Viene usato per rappresentare attività legate all’ambiente domestico e alla building automation e per definire un insieme di funzioni che vanno dalla sicurezza, intesa come possibilità di difendersi da intrusioni indesiderate al monitoraggio per fughe di gas e incendi all’ottimizzazione nell’uso dell’energia domestica.
Le "case intelligenti", l'”intelligenza" è nei circuiti informatici e nei più moderni strumenti domotici, sono particolarmente utilizzabili per risolvere i problemi quotidiani delle persone che presentano condizioni di difficoltà motorie o sensoriali o degli anziani.
Paola Gallerini del Corso Domotica riferirà sulla sua esperienza formativa nell'attività di stage con una ricerca su “Domotica e disabili”.
Lo scopo era verificare: la presenza del termine domotica nella legislazione vigente, europea, nazionale e regionale, soprattutto in relazione ai disabili, le realizzazioni di esperienze e applicazioni domotiche nelle abitazioni per ausilio a portatori di handicap, in Toscana e nella realtà fiorentina, e quelle di altre regioni specificamente dalla Provincia autonoma di Trento, che è risultato la punta più avanzata.
Per il cittadino e il disabile il problema non è oggi l'assenza di strumenti tecnologici adeguati, ma anche la conoscenza e la sua accessibilità.
Gli strumenti di per sé esistono, in problema è come renderli concretamente utilizzabili nella vita quotidiana, superando le varie barriere legate alla loro identificazione, selezione, personalizzazione, training, assistenza tecnica.
La domotica è uno strumento di innovazione tecnologica, flessibile, adattabile alle esigenze, particolarmente utile per disabili ed anziani.
A titolo esemplificativo tra le applicazioni possibili si segnalano:
sistemi di controllo a distanza di parametri vitali (battito cardiaco, pressione, ecc.) e di parametri legati a malattie croniche; agenda terapeutica, con eventuale collegamento ad un centro esterno di monitoraggio;
sistemi di automazione dell'apertura di porte, finestre e serrande, dell'accensione e spegnimento delle luci; sistemi antintrusione;
sistemi di controllo a distanza di elettrodomestici (lavastoviglie, lavatrice, forno, ferro da stiro);
sistemi di automazione per la regolazione elettrica in altezza di:
sanitari in bagno, pensili in cucina; piani di lavoro, ecc.;
sistemi di rinforzo del messaggio acustico dei terminali degli impianti di comunicazione dell'alloggio con l'esterno (campanello, citofono ecc.).