La disponibilità della sequenza completa del genoma umano e dei genomi di modelli sperimentali di organismi è all’origine di una rivoluzione che sta cambiando profondamente la progettazione di nuovi farmaci. Si parlerà di questo, nel convegno internazionale “Genome-based drug discovery” (“Studio dei farmaci a partire dal genoma”), organizzato nell’ambito delle manifestazioni per gli 80 anni dell’ateneo, dal Centro di Risonanze magnetiche dell’Università di Firenze (Cerm).
Il congresso si svolgerà da martedì 23 a venerdì 26 al Palazzo Incontri della Cassa di Risparmio di Firenze (Sala Verde, via dei Pucci, 1 - inizio dei lavori ore 9).
Lo scopo è offrire uno sguardo ad ampio raggio, multidisciplinare, a questo scenario complesso e in trasformazione. In quattro giorni, relatori provenienti dalle maggiori università internazionali, illustreranno lo stato dell’arte e i corrispondenti risultati di questa importante nuova area di ricerca, sempre più oggetto d’attenzione da parte del mondo accademico ed industriale. La conferenza internazionale, introdotta dal direttore del Cerm Ivano Bertini, si propone, infatti, anche come punto d’incontro per progetti di investimento pubblico e privato.
Il convegno sarà preceduto lunedì 22 marzo da una sessione straordinaria, intitolata “Advancements in Magnetic Resonance for Structural Genomics” (Aula Magna del rettorato, P.zza San Marco, 4, inizio dei lavori ore 9).
Nell’occasione sarà presentato il nuovo spettrometro per la risonanza magnetica nucleare, installato al Cerm a febbraio: lo strumento, operante a 900 MHz, è unico in Italia e fra i pochi al mondo e consente lo studio di proteine sempre più grandi e di molecole di interesse farmacologico. Il nuovo spettrometro è stato acquistato grazie ai finanziamenti dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, del Ministero dell’Università e dell’Unione Europea.