FIRENZE- "Nel mondo ci sono 310 imprese certificate SA8000 di cui ben 23 in Toscana, che rappresentano oltre un terzo delle 66 certificate complessivamente in Italia. Per questo abbiamo pensato di organizzare la conferenza 'Diritti umani: la responsabilità sociale e legale delle imprese' con la presenza del prof. David Weissbrodt, docente dell'Università del Minnesota e promotore della Risoluzione ONU 2003/16 che indica le nuove norme sui diritti umani per le imprese." Con queste parole l’assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna ha introdotto il workshop organizzato da Fabrica Ethica insieme ad Amnesty International tenutosi stamani presso Palazzo Panciatichi.
L'apertura della conferenza è stata contrassegnata dal messaggio di buon lavoro giunto dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che sul tema della responsabilità sociale delle imprese ha sottolineato come “l'impegno delle istituzioni internazionali ed europee favorisce il passaggio da una tutela volontaria ad una regolamentazione vincolante anche attraverso sistemi efficienti di monitoraggio e di controllo.”
David Weissbrodt ha esordito complimentandosi con la Regione Toscana per il forte impegno, politico, economico e culturale, sulla certificazione etica delle imprese.
Ha poi portato alcuni esempi di come le aziende siano responsabili delle loro azioni in tema di diritti umani. "Penso alle condizioni con cui vengono assegnati gli appalti per il ripristino delle infrastrutture danneggiate dalla guerra in Iraq. Le forze di occupazione hanno dimostrato che la ricostruzione non rispetterà nessun criterio di trasparenza: questo vuol dire che nessun organo indipendente potrà verificare il rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo durante i lavori. Penso alle migliaia di aziende cinesi che producono oggetti a basso costo abbattendo ogni tipo di tulela sociale o ambientale.
Penso anche alle grandi multinazionali, come la Coca-Cola in Colombia, paese nel quale è responsabile della repressione attuata dalle forze paramilitari contro il sindacato." David Weissbrodt ha ricordato come "proprio per questi motivi, per estendere alle imprese quelli che sono i principi cardine della Carta dei Diritti dell'Uomo, è stata elaborata la risoluzione ONU 2003/16 che prevede la non discriminazione dei lavoratori per motivi di razza, colore, sesso, religione e opinione politica ma anche il divieto di produzione e commercio di armi verso paesi in guerra".
Allo stesso tempo le norme ONU pretendono dalle imprese "il dovere di garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro, una remunerazione che garantisca uno standard di vita adeguata, la libertà di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva". Un altro capitolo di estrema rilevanza sottolineato da Weissbrodt durante la conferenza è quello della trasparenza e della protezione dei consumatori: "la corruzione e la concussione devo essere banditi e perseguiti come gravi reati perché il loro effetto è quello di destabilizzare lo stato di diritto." Weissbrodt ha concluso il suo intervento individuando nella collaborazione di tutti i soggetti interessati, dalle imprese ai sindacati, dalle istituzioni alla società civile, la chiave di volta per aver garantito un monitoraggio trasparente ed indipendente che possa assicurare il rispetto dei diritti umani. Nel suo intervento l'assessore Ambrogio Brenna ha riportato il percorso intrapreso dalla Regione nella promozione della certificazione etica SA8000: “I tempi sono maturi per incontrare una domanda di eticità sempre più forte e diffusa sia da parte dei consumatori che delle imprese toscane.
Su questo fronte per le aziende si prospetta l’opportunità di creare nuovo valore aggiunto e di competere con strumenti nuovi sui mercati internazionali. Fino ad oggi la Regione Toscana ha approntato misure finanziarie che permettono complessivamente a 58 imprese del territorio di beneficiarie dei contributi per la certificazione SA8000, un risultato significativo, considerando che complessivamente nel mondo ad oggi sono 310 le imprese certificate."
Al workshop è intervenuta anche Cristina Bonetti, vicepresidente Giovani Imprenditori Confindustria Nazionale, che nel riconoscere quanto l'attuale situazione economica sia piena di contraddizioni, di come la ricchezza sia distribuita in modo non omogeneo, ha dichiarato come vada "costruita un'economia nuova.
L'attuale modello economico non funziona più. Siamo impegnati nell'individuazione di un altro sistema economico che favorisca anche i cittadini dei paesi più poveri." Ed ha aggiunto: "i paesi ricchi ormai hanno abbondanza di tutto. Le imprese non riescono più a vendere anche a causa di un mercato saturo. Ci accorgiamo allora che i consumatori pretendono un mondo pulito, più giusto, senza guerre, dove le nuove generazioni possano avere un futuro. Per questo dobbiamo cambiare. Servono norme di rispetto globali, che favoriscano la nascita di un nuovo modello di azienda: l'azienda di relazione.
Un'impresa capace di stringere rapporti più stretti con gli stakeholders, i portatori di interesse, che non sono più solo i clienti e i fornitori, ma anche tutti i soggetti interessati e coinvolti nella filiera della produzione. Per perseguire questi obiettivi è necessario adottare una nuova cultura all’interno dell’impresa. E l'azione della Regione Toscana e dell'assessore Brenna è importante per promuovere questo nuovo tipo di cultura: è solo una questione di tempo."
Alberghi e pensioni in armonia con l'ambiente, rispettosi del paesaggio e della natura, efficienti ma non inquinanti, in sintonia con i diritti dei lavoratori e dei consumatori.
Tutto questo potrà essere realizzato dalle imprese alberghiere della Valdinievole e di Montecatini grazie al finanziamento previsto all'interno del Progetto Valdinievole, varato dalla Regione alla fine dello scorso anno per attivare una serie di interventi ai quali, nel triennio 2003-2005, è affidato il rilancio della zona.
Con una delibera approvata, su proposta dell'assessore al turismo, commercio e terme, Susanna Cenni, la giunta ha dato il via libera a una misura del Piano regionale dello sviluppo economico che prevede incentivi per le imprese alberghiere che intendono ottenere certificazioni di qualità, ambientali o di qualità sociale (ISO 14001, ECOLABEL, SA8000).
Si tratta, nel complesso, di 200 mila euro che serviranno a coprire le spese di consulenza necessarie per conseguire la certificazione.
Il finanziamento per ciascuna impresa consiste in un contributo a fondo perduto al 50% delle spese sostenute. Requisito essenziale è quello di operare nel territorio di Montecatini e della Valdinievole. Nei prossimi giorni verrà emanato un decreto che fisserà termini e scadenze per la presentazione delle domande. Per quanto riguarda, in particolare, la certificazione ECOLABEL, una delle più diffuse nel campo ambientale, è stato deciso che, in deroga alle precedenti normative, le imprese che vogliono acquisire il marchio possono accedere al finanziamento semplicemente con l'avvio della procedura, senza bisogno di aspettare la certificazione finale.
"L'attivazione di questa misura - commenta l'assessore Cenni - è importante perché segna un ulteriore passo operativo di un progetto che noi consideriamo essenziale per riqualificare l'offerta turistica della zona di Montecatini e della Valdinievole. Per questo progetto la Regione ha stanziato, nel 2003, 3 milioni e 145 mila euro che serviranno al rilancio di una zona che, secondo noi, ha tuttte le carte in regola per recuperare il terreno perduto negli ultimi anni e tornare ad essere una delle chiavi di volta del turismo nella nostra regione".
Che cosa è lo standard di certificazione etica
Lo standard SA8000 è uno standard internazionale che elenca i requisiti per un comportamento eticamente corretto delle imprese e della filiera di produzione verso i lavoratori. E' nato con l'obiettivo di tener conto, nell'epoca della globalizzazione economica orientata al profitto, di alcune temi cosiddetti sociali, legati ai diritti dei lavoratori. Ecco i punti che sono contenuti nello standard SA8000:
divieto di utilizzo del lavoro infantile,
divieto di pratiche di lavoro forzato,
tutela della salute e della sicurezza,
libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva,
divieto di discriminazioni,
divieto di procedure disciplinari illegali,
garanzia di un giusto orario di lavoro,
corresponsione di adeguate retribuzioni,
introduzione di un sistema di gestione sociale.
"La Regione Toscana è stata la prima in Europa a misurarsi con strumenti economici sul tema della responsabilità sociale delle imprese, afferma l'assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna, e ad intraprendere una strada innovativa decidendo di destinare contributi a fondo perduto alle piccole e medie imprese per acquisire la certificazione SA8000.
Tutto questo, inserendo nel Documento unico di programmazione della Toscana (Docup) per gli anni 2000-2006 misure destinate alle piccole e medie imprese toscane per un finanziamento pubblico complessivo di circa 32 milioni di euro, di cui oltre 25 milioni provenienti dell'Unione Europea.
Fino ad oggi, sono state 58 le piccole e medie imprese toscane che hanno avviato le procedure per ottenere i contributi messi a disposizione dalla Regione per la norma SA8000. Sono già 23 le aziende toscane che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale.
Proprio per questo la Toscana è diventata un caso di studio sulla responsabilità sociale a livello europeo e presto anche la Regione in qualità di ente attiverà le procedure per attivare un sistema integrato di certificazione SA8000/EMAS/ISO.
Per Brenna "la certificazione è uno strumento trasversale e strategico che punta alla qualità e alla crescita dei territori in cui le aziende sono radicate e al progressivo benessere di coloro che vi lavorano, non solo quindi un momento per erogare contributi.
Per questo, l'articolazione in distretti tipica del sistema toscano rende la nostra regione un ottimo banco di prova."