FIRENZE- “Premiare le donne che si sono distinte nei diversi campi tecnologici che costituiscono internet significa anche offrire loro un’opportunità di visibilità in un settore che spesso questa opportunità non la offre; la faccia femminile del web invece esiste, e l’obiettivo di questo premio è divulgarla al meglio, anche per offrire alle donne una guida chiara ed esaustiva delle possibilità che questo campo offre.” Queste le parole con cui l’assessore regionale alla comunicazione, Chiara Boni, ha presentato il concorso-premio “Donna è Web” nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamani alle 12 in via Cavour 18.
Donna è Web, organizzato da Synteam, agenzia di progettazione siti web, e dall'assessorato alle pari opportunità della Provincia di Lucca, con la collaborazione del Comune di Viareggio e il patrocinio della Regione Toscana, è un evento speciale dell'Italian Web Awards, un concorso riservato ai migliori siti o progetti internet ideati e realizzati col contributo prevalente di donne, ed ha raccolto più di 700 iscrizioni in due settimane: “Sono soddisfatta per l’alto numero di partecipanti al premio – così Cecilia Carmassi, assessore alla pubblica istruzione e alle pari opportunità della Provincia di Lucca – perchè conferma l’interesse dell’universo femminile per il mondo del web.
Questa iniziativa ha una duplice valenza: da una parte valorizzare le professionalità femminili esistenti nei vari campi tecnologici che costituiscono internet e che rischiano di divenire predominio maschile, dall’altra far conoscere questo settore che può costituire un nuovo sbocco occupazionale per le donne.”
Le iscrizioni si chiuderanno l’8 marzo, dopo questa data la giuria nominerà i siti eccellenti ed il 6 aprile, a Viareggio, si svolgerà la cerimonia di premiazione; le categorie di assegnazione sono community, formazione lavoro e scienze, arte e cultura, imprenditoria femminile, pubblica amministrazione, design, informazione.
“Finalmente un premio che mette in risalto il lato femminile di un mondo considerato per retaggio maschile; - ha commentato l'assessore regionale alla rete informatica Carla Guidi, che farà parte del comitato d'onore per la premiazione - lo stesso linguaggio d'uso è stato condizionato da questa sua origine: nessuna progettista donna, nel rispetto consapevole della propria soggettività, avrebbe usato un termine come ‘abort’ per esprimere semplicemente un comando che significa ‘chiudere un programma’ senza mantenere le modifiche fatte.
Il web continua ad apparire come qualcosa di maschile, eppure sono tantissime le donne che ricoprono un po' tutti i ruoli sviluppati da internet ed è per questo che abbiamo ritenuto doveroso patrocinare il premio Donna è Web, per dare loro la meritata visibilità.” (im)