Dibattito sulla base del libro Il mio cammino. 1936-1956. Giorno dopo giorno, il drammatico racconto in prima persona di una donna internata nei gulag staliniani di Olga Adamova - Sliozberg a cura di Francesca Fici [Le Lettere]. Venerdì 2 aprile, ore 17.30, alla Saletta del Circolo Rosselli Piazza della Libertà 16, Firenze.
Interventi: Cesare De Michelis, Anna Di Biagio, Francesca Fici, Ariane Landuyt.
Il mio cammino di Olga Adamova-Sliozberg (1902-1991) non è un libro di memorie, anche se sulla memoria dell'autrice si basa la narrazione.
E non è neppure un racconto autobiografico, anche se è tutto costruito sulla sua personale esperienza. I protagonisti sono uomini e donne - ma prevalentemente donne - che Olga ha avuto in sorte di incontrare sulla via crucis che, a partire dal momento dell'arresto, nel 1936, l'ha portata da una tranquilla casa della borghesia intellettuale sovietica in un lager della Kolyma, nel gelo che raggiunge anche i 50 gradi sotto zero, a tagliare e trasportare legname per dodici ore al giorno.
Il racconto comincia a costruirsi nel 1937, tra le mura della prigione di Kazan', fatta per "distruggere psichicamente e fisicamente", nel momento in cui Olga decide che il vivere quell'orrore avrebbe avuto un senso se avesse raccontato al mondo intero tutto ciò di cui è quotidianamente testimone.
Da quel giorno comincia ad "annotare" mentalmente, in attesa del momento in cui, finalmente libera, potrà trascrivere tutto sulla carta. Questo avverrà solo nel 1956, dopo la riabilitazione.
L'opera ben presto comincia a circolare clandestinamente. Ma solo nel 1989 esce in una raccolta di testimonianze femminili sui lager staliniani e viene stampata come volume a sé nel 1993, e riedita nel 2002.
La forza della partecipazione umana della Adamova-Sliozberg, il suo stile composto ed essenziale, privo di compiacimenti, il suo talento, fanno de Il mio cammino un'opera unica, paragonabile a Una giornata di Ivan Denisovic di Aleksandr Solzenicyn.
Cesare De Michelis è docente di Lingua e Letteratura Russa, Dipartimento di Studi filologici, linguistici e letterari, Università di Roma Tor Vergata.
Anna Di Biagio è docente di Storia della Russia, Dipartimento di Studi Storici e Geografici dell’Università di Firenze. Francesca Fici è docente di Linguistica slava, Dipartimento di Linguistica dell'Università di Firenze. Ariane Landuyt é docente di Storia contemporanea nell'Università di Siena e alla cattedra Jean Monnet di Storia dell’integrazione europea. Dal 1997 dirige l'Istituto socialista di studi.